Porti: piano per coprire i bacini dei cantieri navali Genova

 Il porto sta preparando un progetto per la copertura dei cinque bacini di carenaggio del porto di Genova, che fanno capo a Ente Bacini, utilizzati dai cantieri navali a levante della città più quello nuovo che sarà realizzato alla Fincantieri di Sestri Ponente, in modo da contenere le emissioni inquinanti e i disagi che possono derivare da tagli delle lamiere e verniciatura per gli abitanti di Carignano e di Sestri. "E' una sollecitazione che ci arriva dal ministro Cingolani, un'iniziativa che porti alla copertura di tutti i bacini di produzione e riparazione navale a Genova, sia a Sestri Ponente, dove stiamo lavorando per l'espansione dei cantieri, sia nelle riparazioni navali della parte a levante della città. Un' iniziativa per coniugare il mantenimento dei cantieri salvaguardando la salute e l'ambiente per i cittadini" spiega il presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mar ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini a margine della presentazione della Genoa Shipping Week. Il modello sarebbe lo stesso applicato anche nel Nord Europa, dove sono le condizioni meteorologiche a obbligare a lavorare al coperto, ma del resto anche a Genova il cantiere Amico & co ad esempio, ha due bacini di carenaggio coperti. "E' un progetto a cui stiamo lavorando con il Comune e la Regione per inserirci nel Recovey fund" continua Signorini. Il costo è stimato in "diverse decine di milioni di euro" per la copertura integrale. "Ovviamente lo facciamo in un progetto più ampio che guarda all'elettrificazione delle banchine in tutto il porto di Genova - prosegue Signorini - e un controllo diverso delle emissioni. Un progetto integrato che giustifichi uno spazio nel Recovery fund". L'obiettivo quindi è che il progetto sia pronto entro aprile in modo che possa essere inserito nel Recovery plan che il governo presenterà all'Europa. (ANSA).