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Porti: a Brindisi nasce la Zona franca (Zfd) 'Capobianco'

Sarà il fulcro di un ampio progetto di riqualificazione ambientale

03 febbraio, 19:47
Porto di Brindisi Porto di Brindisi

Oggi il direttore generale dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli (Adm) Marcello Minenna ha approvato la perimetrazione della Zona franca doganale interclusa (Zfd) all'interno dell'area portuale di Brindisi, denominata 'Capobianco', nei termini proposti dall'Autorità di sistema portuale del mare adriatico meridionale (Adsp Mam), assimilabile in concreto a punto franco, il secondo in Italia dopo quello di Venezia. L'area, di una superficie di 121.650 metri quadri, sarà il fulcro di un più ampio e articolato progetto di riqualificazione ambientale che prevede, in particolare, un aumento delle dotazioni infrastrutturali e la realizzazione di un adeguato banchinamento. Per il direttore generale Adm, Marcello Minenna, "si aprono con la Zfd grandi opportunità per le imprese che, attraverso la possibilità di stoccare, manipolare e trasformare le merci in sospensione dei diritti doganali, potranno sfruttare al massimo le potenzialità del sistema portuale e della Zes adriatica". "Dobbiamo trasformare la transizione energetica, già in atto a Brindisi, da annunciato mattatoio sociale, con l'inevitabile perdita di centinaia di posti di lavoro, ad opportunità di sviluppo e di rilancio per tutta l'economia locale", afferma il presidente di Adsp MAM, Ugo Patroni Griffi. "Ricorreremo - conclude - alla formula del parternariato pubblico-privato, incaricando Cassa Depositi e Prestiti di ricercare sul mercato globale un terminalista che creda nello sviluppo del punto franco di Brindisi". (ANSA).

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