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Porti a lutto, è morto Nerli ex presidente Assoporti

Guidò Civitavecchia e Napoli, padre della riforma del '94

28 novembre, 19:21

Lutto nella portualità italiana. È morto Francesco Nerli, ex presidente di Assoporti ed ex presidente dei porti di Civitavecchia e Napoli. Fu il padre della legge 84 del 1994, la Legge Nerli, appunto, con cui venne riformato l'ordinamento portuale che permise l'ingresso dei privati sulle banchine e che istituì le Autorità portuali . Era nato a Rosignano (Livorno), aveva 72 anni ed era da tempo malato.

Nerli fu anche deputato del Pci e del Pds ed ebbe diversi incarichi nel partito e nella Cgil. Era stato eletto alla Camera dei deputati nel 1987 e 5 anni dopo, al Senato. Tra le figure storiche dello shipping italiano, Nerli era stato indagato per un danno erariale da 14 milioni all'Autorità Portuale di Napoli; vicenda che segnò la sua vita ma che lo vide completamente assolto da ogni accusa pochi mesi fa, nel giugno 2020, dopo otto anni.

"Assoporti piange il suo past Presidente Francesco Nerli, uno degli autori della riforma portuale, oltre che Presidente delle Autorità Portuali di Civitavecchia e di Napoli", lo afferma, in una nota l'associzione dei porti italiani. "Nerli è stato un uomo di grandi passioni, un uomo di mare, attento alle istanze dei lavoratori con una visione legata allo sviluppo dei nostri porti. La sua generosità non è sempre stata ripagata da eguale moneta. Per oltre un decennio ha dovuto combattere per dimostrare la sua innocenza; per una persona dotata di un forte senso delle istituzioni, si è trattato di una enorme sofferenza, vissuta con grande dignità sino al riconoscimento pieno di innocenza", scrive Assoporti facendo riferimento alla vicenda del presunto danno erariale da 14 milioni di cui venne accusato quando era alla guida del porto di Napoli.

"Uomo di grande intelligenza, eminente conoscitore del mondo marittimo portuale italiano. La sua competenza, unita al suo spirito e umorismo toscano, ha caratterizzato il nostro mondo per molti anni". Così Mario Mattioli, presidente di Confitarma, la Confederazione Italiana Armatori, ricorda Francesco Nerli. "Anche se talvolta le sue posizioni divergevano da quelle dell'armamento, confrontarsi con lui sui temi complessi della portualità nazionale era sempre, comunque, utile e stimolante".

Per Francesco Merlo, ex presidente di Assoporti e presidente di Federlogistica, "Nerli è stato un maestro in grado di affermare e difendere sempre la funzione e il ruolo del pubblico nella portualità. Fece dell'autonomia di Assoporti una bandiera della sua azione, con un'eccezionale coerenza quando la politica voleva ridimensionarne il ruolo. Avrebbe meritato un ruolo di Governo anche in segno di riconoscenza che il Paese e non solo la portualità gli devono".

A ricordare Nerli è anche Gian Enzo Duci, presidente di Federagenti la federazione degli agenti marittimi. "Sarebbe stato un ottimo ministro dei Trasporti, ma da presidente di Assoporti in fondo in fondo è stato lui un vero e proprio ministro ombra".

Pasqualino Monti, presidente del porto di Palermo ed ex presidente di Assoporti, lo ricorda così: "Ha guidato Assoporti con fermezza. Uomo intelligente, con scaltrezza politica e fermezza di idee. Grande stratega e rifondatore della portualità italiana". 

"Nel suo lavoro ha impresso sempre passione, energia, amore per le persone e per le Istituzioni". Lo scrive, in una nota,Portuale il presidente dell'Autorità di Sistema  del Mar Tirreno Centrale, Pietro Spirito, esprimendo il cordoglio per la scomparsa di Francesco Nerli. "Non sempre ha ricevuto coerenti riconoscimenti, anzi ha dovuto affrontare una lunga battaglia processuale, dalla quale è uscito con un pieno riconoscimento di innocenza, per non aver commesso il fatto", si legge ancora nella nota. "Caro Francesco il porto di Napoli non ti dimentica", conclude Spirito.

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