(ANSA) - ANCONA, 24 NOV - Muove i primi passi il progetto
europeo Remember, finanziato dal Programma di cooperazione
transfrontaliera Italia-Croazia, che vede l'impegno congiunto di
otto città portuali delle due sponde dell'Adriatico per
riscoprire e trasmettere i valori di un'identità culturale
comune costruita proprio attraverso la condivisione dello stesso
mare. Sono stati presentati a una platea virtuale di circa 200
partecipanti, questa mattina ad Ancona, nel corso della
"Conferenza internazionale sul patrimonio culturale come leva
per lo sviluppo sostenibile delle città portuali" a cura
dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico
Settentrionale, con ospite d'onore Ernesto Ottone Ramìrez,
Assistant Director-General, Unesco for Culture, già Ministro
della cultura, arte e patrimonio del Cile, che ha lodato
l'iniziativa. Secondo Rodolfo Giampieri, presidente
dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale,
capofila del progetto, "la voglia di vivere il porto, di
proporre progetti imprenditoriali nuovi, un riconoscersi in
questi spazi è il segno più evidente della presenza di questo
patrimonio di identità e saperi e del forte legame fra la città
e il suo porto". Il lancio del marchio della rete culturale
degli otto porti adriatici "Adrijo" è stato affidato a Guido
Vettorel, responsabile Sviluppo, Promozione, Statistiche,
Comunicazione e Progetti Ue dell'Adsp dell'Adriatico Centrale,
che ha illustrato le logiche di rete e di racconto comune che
caratterizzeranno la piattaforma digitale che conterrà tutte le
otto esperienze immersive. A concludere i lavori l'intervento di
Valeria Mancinelli, sindaca di Ancona, che ha evidenziato come
il 'core' del progetto Remember, ossia la ricostruzione di
un'identità comune, "sia di estrema urgenza oltre che di
scottante attualità, dato che i repentini cambiamenti che stiamo
vivendo uniti alla costante corsa delle innovazione
tecnologiche, sono fattori destabilizzanti che rischiano di far
perdere il legame con le proprie radici e generare crisi non
solo economiche, ma anche sociali, cui va data risposta e il
progetto di cui si è discusso è un forte tentativo di
rispondere". (ANSA).
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