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ll porto di Spezia, primo in Italia, ha l'ok alla pianificazione strategica

In documento definizione sviluppo e aree porto-retroporto

19 luglio, 10:49

Il Documento di Pianificazione Strategica di Sistema del Mar Ligure Orientale, che riguarda i porti della Spezia e di Marina di Carrara, è il primo ad essere approvato in Italia dopo la riforma delle autorità portuali. L'ok è arrivato oggi in giunta regionale. "Siamo stati i pionieri di una pianificazione strategica innovativa - ha commentato l'assessore ai porti della Regione Liguria Andrea Benveduti -. Va sottolineato che il caso della Spezia era anche più complesso, trattandosi di una AdSP interregionale". Tra gli obiettivi del documento la definizione di sviluppo e contenuti sistemici di pianificazione, l'individuazione delle aree destinate a porto e retroporto, l'interazione porto città e i collegamenti infrastrutturali di ultimo miglio. Per quel che riguarda La Spezia previste tra le altre cose l'individuazione del core business portuale nel traffico di Teu e il miglioramento dell'accessibilità di ultimo miglio, sotto l'aspetto delle connessioni ferroviarie, oltre all'integrazione col retroporto di S. Stefano Magra."La Regione, in accordo con Regione Toscana e Mit, ha fornito raccomandazioni precise per la successiva fase di redazione del nuovo Piano Regolatore - ha aggiunto l'assessore -, che dovrà tenere conto di azioni richieste in termini di sostenibilità ambientale, introduzione di fonti di alimentazione alternative, in particolare del Gas Naturale Liquefatto, compatibilizzazione delle relazioni tra porto ed ambito urbano"."Soddisfatti del risultato raggiunto, perché crediamo nella forza della pianificazione, unico approccio lungimirante che dà prospettive solide di crescita ai porti nel medio e lungo termine". Lo ha detto la presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale Carla Roncallo, insieme al segretario generale Francesco Di Sarcina, dopo l'approvazione della giunta regionale del Documento di Pianificazione Strategica di Sistema, primo in Italia. "Non abbiamo cercato percorsi semplificati ma di minore efficacia, che pure la legge prevede, ma abbiamo da subito seguito la via principale, puntando al risultato oggi raggiunto.

"Vogliamo manifestare la nostra soddisfazione per esserci riusciti e l'orgoglio di averlo fatto per primi - sottolineano Roncallo e Di Sarcina -, pur essendo il nostro un caso di rara complessità sul piano burocratico ed in vigenza di una norma ancora troppo complicata e meritevole di semplificazione".
L'Authority fa riferimento a porti che si trovano in due regioni diverse, La Spezia in Liguria e Marina di Carrara in Toscana.
"Siamo orgogliosi di aver scritto il documento in casa, senza costi di denaro pubblico per incarichi esterni. Ora, possiamo finalmente lavorare per aggiornare il piano regolatore portuale di Marina di Carrara, risalente agli anni '80, che ne ha quindi urgente bisogno, mentre quello della Spezia potrà essere aggiornato in una fase successiva". Il documento costituisce, insieme ai piani regolatori dei singoli porti, il Piano Regolatore di Sistema Portuale, ed è stato approvato dopo 18 mesi, passando dall'approvazione di tutti gli enti coinvolti dopo un confronto con gli stakeholders.

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