Coronavirus: Porto Trieste, lieve calo container ma più traghetti

 "In un momento di tragedia, che sta causando ripercussioni fortissime, anche nel settore dei trasporti, non possiamo che essere soddisfatti della nostra attività perché, se c'è un leggero calo nel traffico dei container, nel mese di marzo registriamo addirittura una crescita nel traffico dei traghetti, con qualche punto percentuale in più rispetto a marzo 2019". A dirlo è Zeno D'Agostino, Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale riferendosi all'attività dello scalo triestino, in questo periodo di emergenza. Lo scalo triestino, il primo in Italia per volumi di traffico, prosegue con regolarità grazie anche a notevoli misure di sicurezza prese e intercetta anche flussi di traffico che solitamente viaggiano con modalità diverse. Dunque, "il porto sta andando abbastanza bene. Aver investito sul treno oggi ci da qualche possibilità in più rispetto ad altri porti perché il treno è rimasta l'unica modalità con cui le merci si muovono da un confine all'altro - spiega D'Agostino - Oggi le merci con possono viaggiare in camion, ma la nostra rete di servizi intermodiali che va dal Belgio all'Ungheria diventa strategica e fondamentale per la tenuta dei numeri del porto". E inoltre, è stato anche "catturato qualche flusso camionistico, che in questo momento approfitta dei nostri servizi per arrivare in Paesi che sono irraggiungibili con i camion". Ma è in arrivo un momento di calo: "Stanno entrando in lockdowan anche i paesi riferimento del porto: Germania, Austria, Ungheria, Cechia, Slovacchia, dunque ci aspettiamo nei prossimi giorni un abbattimento di questi traffici. Ma il treno rimane elemento forte e strutturale della nostra competitività". (ANSA).