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Crollo ponte: Federagenti, no a soluzioni miracolistiche

Consentire l'operatività del porto impattando al minimo su viabilità

17 agosto, 15:35
Crollo ponte: Federagenti, no a soluzioni miracolistiche Crollo ponte: Federagenti, no a soluzioni miracolistiche

(ANSA) - GENOVA, 16 AGO - "Lasciamo perdere le soluzioni miracolistiche o le invenzioni. L'Italia del Nord e non solo Genova sono spaccate in due, noi dobbiamo riunirle. E ciò significa sacrifici per tutti, specie per chi opera nella logistica e nel porto. Il primo porto d'Italia non deve cedere alla tentazione della sconfitta". Il presidente di Federagenti, la federazione degli agenti marittimi italiani, Gian Enzo Duci si appella alla concretezza dopo la tragedia del crollo di ponte Morandi, per dare risposte alla città e al porto.

"Serve un lavoro serio - spiega - per capire cosa si può fare da qui a 15 giorni, a 3 e a 6 mesi. Un programma che va comunicato al mercato rassicurandolo sul fatto che le problematiche di viabilità non sono legate alla partenza e all' arrivo delle merci da Genova. Dobbiamo cercare di capire quali sono le modalità per consentire l'operatività del porto facendo meno danni possibile alla viabilità urbana, provocare gli effetti minori sulla città cercando di tenere un livello qualitativo del servizio per la merce tale da non indurre nessuno a pensare di passare con le merci da un'altra parte e non da Genova" aggiunge Duci.

Le soluzioni ci sono, passano da un orario allungato del porto, dall'accelerazione dei lavori di lungomare Canepa, dal diverso utilizzo delle due strade lungo il Polcevera. La criticità sul transito delle merci si potrà gestire, secondo il presidente di Federagenti, che mette invece l'accento più sul traffico dei passeggeri dei traghetti come vero punto dolente: "Quattro milioni di passeggeri considerando Genova e Savona sono "la" criticità" sottolinea Duci che avverte: "anche il governo ha proclamato uno stato di emergenza di 12 mesi. Per noi l'emergenza è oggi. Genova, questo lo sappiano gli altri italiani, non molla il colpo. Lo ha dimostrato in passato, lo dimostrerà anche oggi, ma nessuno pensi per interesse politico, ignoranza, superficialità a metterci i bastoni fra le ruote".

(ANSA).

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