Porti: Confapi, Regione rilanci attività scali Gioia Crotone
Napoli: da scongiurare rischio che ci sia Italia a due velocitÃ
24 maggio, 15:55Siamo al fianco delle aziende che vi operano e dei lavoratori che protestano perché si ritorni alla normalità e ci siamo fatti promotori di un incontro con l'autorità portuale di Gioia Tauro al fine di sancire un proficuo rapporto di collaborazione tra le parti". É quanto afferma, in una nota, il presidente di Confapi Calabria, Francesco Napoli.
"Il porto di Crotone - prosegue Napoli - deve essere rilanciato nell'ottica di nuovi contatti commerciali via mare e, assieme a quello di Gioia Tauro diventare la punta di diamante per i traffici commerciali del mezzogiorno. E' una morte assistita quella delle infrastrutture calabresi e la Regione sta a guardare. Non abbiamo bisogno delle passerelle istituzionali, ma di una Regione più attiva. Anche su Gioia Tauro la situazione è più grave di quanto si pensi: il più grande terminal commerciale del Mediterraneo non è mai realmente decollato e tutti i buoni propositi del presidente Oliverio sono rimasti solo sulla carta, né si intravedono investimenti o impegni a riguardo".
Per il presidente di Confapi Calabria, "esiste il rischio che l'Italia, per i porti, diventi un Paese a due velocità con alcuni scali che vanno velocissimi nello sviluppo, sfruttando il clima di positività a livello centrale innescatosi con la riforma della governance portuale e altri porti che, invece, non hanno capito come sta andando il sistema e rischiano di fermarsi. Occorre un colpo di reni, ora non domani. Chiediamo al premier Gentiloni un impegno preciso, chiaro e netto sui nostri porti (oltre a Genova, Trieste e Venezia) perché diventino punto di approdo per le merci cinesi. Questa è la sfida da vincere. Per scongiurare il licenziamento di 400 operai a Gioia Tauro e per rilanciare Crotone". (ANSA).