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Nautica: Ucina; Merlo (Ap Genova), spero prevalga buonsenso

Salone nautico sia sottratto dai problemi associativi

27 marzo, 00:44
Nautica: Ucina; Merlo (Ap Genova), spero prevalga buonsenso Nautica: Ucina; Merlo (Ap Genova), spero prevalga buonsenso

(ANSA) - GENOVA, 26 MAR - "La discussione in atto all'interno di Ucina va al di là di una semplice discussione di carattere associativo. Infatti è in gioco una parte fondamentale del futuro dell'Economia del mare, fondamentale per Genova, e mi auguro pertanto che domani non venga sancito un percorso irreversibile. Spero insomma che possa prevalere il buon senso". Lo ha detto il presidente dell'Autorità portuale di Genova, Luigi Merlo, commentando l'annunciata uscita di alcuni importanti soci da Ucina.

Domani l'Unione delle industrie nautiche si riunisce per eleggere il presidente. "Indipendentemente dalle autonome decisioni di una realtà associativa, comunque, voglio difendere il valore del Salone Nautico, ricordando gli ingenti investimenti che l'Autorità portuale ha fatto negli anni per dotare la Fiera e il Nautico di una delle più belle darsene esistenti - ha detto ancora Merlo -. Il Salone non è solo un grande avvenimento: è un patrimonio di tutti e deve essere sottratto dalle aspre discussioni associative. Le istituzioni devono lavorare insieme per garantire il futuro stabile del Salone, interloquendo con tutti gli operatori del settore ed eventualmente individuando nuove e diverse forme organizzative rispetto al passato". Il presidente evidenzia come "da questo punto di vista, essendo l'Autorità portuale il soggetto preposto a concedere gli spazi per l'evento, si adopererà affinché questi spazi possano essere messi a disposizione di un Salone che rappresenti l'intero mondo della nautica". "Più in generale - dice ancora il presidente dell'Autorità portuale - registro che ormai da molto tempo sono molte le associazioni legate all'Economia del mare che dimostrano difficoltà nell'azione di rappresentanza e sintesi, così come è risultato scarso e debole il ruolo della Federazione del Mare. A questo punto, anche per chiedere una maggiore e diversa attenzione da parte del governo, credo che bisognerebbe riflettere a lungo su nuove e diverse forme di rappresentanza, con forme di associazionismo più allargate: non è infatti dividendosi che si pesa di più, ma unendosi e traguardando un vero interesse generale e non quello parziale". (ANSA).

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