Dagli yacht e le barche più classiche alla prima barca realizzata con la stampante in 3D, fino alla bici elettrica per pedalare su mari e laghi. Alla 60^ edizione del Salone Nautico di Genova ci sono molti debutti. Si chiama Mambo la prima barca al mondo stampata in 3D in vetroresina. "Ed è il primo esemplare di imbarcazione impossibile da realizzare con altre tecnologie, perché ha forme molto particolari che non uscirebbero da uno stampo" spiega Gabriele Natale, amministratore delegato di MOI composites, startup del Politecnico di Milano che l'ha progettata. Presentata al Nautico, dove domani sarà varata, Mambo, lunga 6,5 metri, 800 kg di peso, baglio massimo 2,5 metri, con uno scafo a triciclo rovescio, equipaggiata con un motore da 115 cv è stata realizzata da due robot antropomorfi che hanno stampato le parti, 70 sezioni, poi assemblate e laminate in cantiere. "Gli algoritmi ci consentono di mettere le fibre dove serve e solo dove serve, quindi questa barca è anche particolarmente leggera" spiega Marinella Levi, professore ordinario di Scienza e tecnologia dei materiali al Politecnico di Milano. E la nuova tecnologia permetterà anche di realizzare barche interamente tagliate su misura. E' realizzata invece in modo più tradizionale la prima e-bike acquatica al mondo, prodotta in Nuova Zelanda, da Manta5, metà bicicletta e metà aliscafo, presentata ieri al Salone. Ci sono voluti 8 anni di progettazione e 7 prototipi prima di arrivare all'Hydrofoil bike. "Unisce il ciclismo di strada a quello d'acqua - spiega Danilo Frattini di Acquaride che commercializza l'e-bike acquatica sul territorio di Italia e Svizzera - e abbiamo l'ambizione di stabilire una nuova disciplina sportiva, un domani anche olimpica. Velocità massima 22 km, grazie al motore elettrico bastano 15 pedalate assistite per riemergere se si cade in acqua. Il prezzo? Ottomila euro più l'Iva più il viaggio dalla Nuova Zelanda all'Italia.
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