(ANSA) - ANCONA, 20 APR - Partire dalle "Strade della birra"
per sviluppare ulteriormente la produzione artigianale e
agricola delle Marche. La Regione ha trasmesso all'Assemblea
legislativa i criteri per definire il piano di promozione e
valorizzazione 2021 del comparto brassicolo: un movimento ormai
consolidato nelle Marche, con circa 40 birrifici, tra agricoli e
artigianali che producono oltre 300 tipi di birre e con diverse
centinaia di migliaia di appassionati. Le Marche sono inoltre la
quinta regione, in Italia, per la produzione di orzo.
Rafforzando l'esperienza maturata, nel 2019, con l'iniziativa le
"Strade della birra", puntano ora a elevare la conoscenza del
settore e a movimentare un turismo legato a un consumo
consapevole della birra. La Commissione consiliare dovrà fornire
il proprio parere sulle indicazioni individuate dalla Giunta
regionale, tramite le quali selezionare il soggetto attuatore
che beneficerà dei contributi per realizzare gli interventi
previsti, con copertura della spesa ammissibile al 100%. "Le
linee progettuali hanno l'obiettivo di valorizzare il turismo
della birra per offrire ai visitatori una porta di accesso
diffusa sul territorio - sottolinea il vicepresidente Mirco
Carloni, assessore all'Agricoltura -. Il prodotto birra diventa
un veicolo per conoscere la vasta gamma di offerte turistiche,
soprattutto legate all'ambiente. I birrifici e tutte la rete
delle attività coinvolte nel territorio, tra ristoranti e
locali, diventano degli innovativi hub per l'intero territorio
regionale, anche in vista dell'auspicata ripresa economica post
Covid-19". Il soggetto selezionato dovrà presentare un progetto
sulla base degli indirizzi indicati dal bando: attuare il
registro regionale dei birrifici artigianali e agricoli
(attraverso il sistema Siar della Regione), rivisitare la mappa
regionale dei birrifici, valorizzare il "Passaporto per gli
aloturisti", differenziare le attività, creare un portale
regionale e una app dedicata, prevedere i collegamenti con le
iniziative già consolidate. Il turismo della birra è divenuto
parte integrante del turismo gastronomico. La scoperta delle
produzioni locali costituisce, sempre più, motivo di viaggio. Il
mercato registra continue crescite di produzione e consumi, pari
a 3,4% di incremento e 33,6 litri pro capite (dati 2018). La
birra è apprezzata dal 77% degli italiani. Nelle Marche operano
due realtà importanti: l'Associazione nazionale "Città della
birra", con sede ad Apecchio e presieduta dal suo sindaco, che
ha come soci fondatori otto Comuni marchigiani (Apecchio,
Fermignano, Cantiano, Serra Sant'Abbondio, Monte Porzio,
Arcevia, Servigliano, Comunanza), un Comune umbro (Montone) e
uno dell'Abruzzo (Fossa). È il movimento nazionale dei Comuni
che ospitano, nel loro territorio, birrifici e brew pub e che
mirano a creare una filiera turistica legata alla birra. L'altra
associazione "Marche di birra", nasce dal basso, per volontà di
giovani produttori (età di poco superiore a 38 anni) di 21
birrifici marchigiani. Dopo la Toscana e il Lazio, le Marche
sono la regione dell'Italia centrale con la più alta
concentrazione di micro birrifici, a testimonianza della
vitalità del comparto sul quale la Regione sta investendo le
proprie risorse. (ANSA).