Da problema a risorsa: è la
parabola dell'Interporto delle Marche. Grazie ad un aumento di
capitale e a investimenti privati, si presenta sul mercato come
una società risanata e competitiva, il polo centrale delle
infrastrutture della logistica regionale, insieme a porto e
aeroporto. Una posizione, secondo la Regione Marche, che ha "già
attratto investimenti privati, come Amazon, che intende far
diventare l'Interporto il principale polo logistico del sud
Europa, con importanti ricadute sul piano occupazionale e della
competitività dei territori". "Abbiamo salvato una
infrastruttura che era costata 120 milioni di euro ai
marchigiani, e che oggi è libera di programmare il futuro e di
rilanciare in un'ottica di intermodalità con una opportunità
enorme di occupazione e di sviluppo di un settore, quello
logistico, a livelli nazionali e internazionali" ha detto il
presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. Il
risanamento di Interporto Marche è stato sancito ieri
dall'aumento di capitale di 8 milioni sottoscritto al 95% dalla
Regione, tramite la Svim (Società Sviluppo Marche), previo via
libera dell'Ue sugli aiuti di stato, e inoltre da Provincia di
Ancona, Comuni di Jesi e di Morro D'Alba e cooperativa Tadamon.
A sanare la crisi della struttura intermodale, con 15 milioni di
debiti accumulati nel corso degli anni, contribuiscono la
negoziazione delle esposizioni con i creditori, ed inoltre
l'investimento di Dpa scarl, l'operatore anconetano della
logistica che per 4,5 mln di euro ha acquistato il terminal
Interporto per lo scambio gomma-rotaia. Nel piano industriale
illustrato in conferenza da Marco Carpinelli, presidente
Interporto, da Massimo Bacci sindaco di Jesi e dal dirigente
regionale Nardo Goffi, si prefigura - è stato detto - "un
percorso di sviluppo da parte delle diverse istituzioni che
condividono la strategicità dell'area". Rfi intende investire
nella stazione contigua a Interporto per consentire l'utilizzo
di treni merci fino a 750 metri; sul fronte ferroviario è
inoltre previsto il potenziamento della linea Orte Falconara e
il collegamento lato nord (by Pass Falconara). Il Ministero
delle Infrastrutture ha finanziato l''ultimo miglio' di
connessione del porto di Ancona per 99 milioni di euro e ha
avviato investimenti di 4,5 milioni di euro per il potenziamento
della logistica nell'area di Interporto; sono inoltre già in
corso i lavori di raddoppio a quattro corsie della SS16 da
Falconara a Torrette di Ancona. Infine, nel 2021, si concluderà
l'intervento viario Quadrilatero Fabriano-Matelica. "Queste
azioni - si legge in una nota stampa della Regione - hanno già
attratto investimenti privati, come Amazon". Il gigante
dell'e-commerce si starebbe muovendo attraverso una società di
investimenti immobiliari americana, la Scannell, che insieme
alla Dpa logistic ha presentato alla società Interporto una
manifestazione di interesse per l'acquisto dei diritti
edificatori e delle servitù in un'area di 50 ettari, in mano a
privati, che andrebbe a completare il "Sistema Interportuale di
Jesi" in una sinergia tra privati e pubblico.
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