"Prevenire è meglio che curare". Il Consiglio regionale Marche investe in una campagna di sensibilizzazione per far ripartire screening e vaccinazione contro una delle principali cause di alcuni tra i tumori più subdoli come quello alla cervice uterina. Prende il via il progetto di sensibilizzazione e informazione contro il Papilloma virus, che coinvolgerà istituti scolastici, pediatri di base e strutture sanitarie, con la campagna denominata "Marche Hpv free" con testimonial d'eccezione le plurimedagliate "farfalle" della società Ginnastica Fabriano, fresche vincitrici del sesto scudetto consecutivo di ginnastica ritmica: le atlete, presente la giovanissima Gaia Mancini hanno girato una clip che verrà divulgata nelle scuole e sui canali social. Invitano le coetanee a vaccinarsi contro il Papilloma virus. "La salute è il bene più prezioso che abbiamo - dicono nel video - il Papilloma virus è un nemico subdolo, responsabile di tante patologie, prevenire è vivere. Tu hai prenotato?".
    Oggi la campagna di sensibilizzazione è stata presentata a Palazzo delle Marche, sede del Consiglio regionale, durante un incontro a cui hanno partecipato i responsabili della sanità regionale e i medici. A far propendere per una campagna che toccherà scuole, medici di base e pediatri, è stato il rallentamento, dovuto anche agli eventi pandemici, registrato nella 'partecipazione' alla vaccinazione e nei controlli preventivi da parte dei soggetti che corrono rischi, in età giovanile ma non solo. Dati alla mano, nelle Marche chi si indirizza verso questa forma di prevenzione è arrivato solo al 50% e il dato va innalzato al più presto per evitare patologie future.
    "Questo progetto - ha sottolineato Dino Latini, presidente del Consiglio regionale - è una splendida idea che può costruire un contributo fondamentale per il futuro. Un progetto condiviso dall'ufficio di presidenza. La prevenzione è la base fondamentale per prevenire le malattie". L'obiettivo è rilanciare la vaccinazione nelle Marche, offerta gratuitamente dai 12 ai 25 anni per le ragazze e dai 12 ai 18 anni per i ragazzi.
    "Con queste buone pratiche di screening, il pap-test in età più adulta e la vaccinazione in età più giovane - ha osservato Elena Leonardi, presidente della Commissione sanità e politiche sociali - il tumore può essere sconfitto e la politica deve farsene carico. Dobbiamo diventare fonte di informazione per raggiungere il maggior numero possibile di persone".
    Simona Lupini, vice presidente della commissione sanità, da sempre in prima linea per la lotta all'Hpv ha ricordato la sperimentazione già attiva all'ospedale di Fabriano, dove con un prelievo del sangue si può già fare uno screening: "c'è difficoltà a raggiungere la copertura, dovuta anche alla pandemia. Abbiamo avuto due anni di tempo perduto, meno controlli, ora bisogna provare a recuperare velocemente. Faremo rete coinvolgendo scuole e famiglie. Se riusciamo a prevenire questa forma tumorale avremo dati più confortanti degli attuali che destano preoccupazione".
    Stando ai dati forniti dal direttore generale dell'Asur Marche Nadia Storti "la copertura vaccinale avviata nel 2009 è di circa il 70% nella fascia 11-18 anni mentre si scende attorno al 50% tra le 25enni, dobbiamo informare perché ci sia risposta per prevenire e fare diagnosi precoce". Storti ha definito il vaccino "sicuro, sono particelle di virus per farlo riconoscere e attivare gli anticorpi che vanno diretti nella cervice".
    Nel corso dell'incontro, al quale hanno partecipato anche i consiglieri regionali Carlo Ciccioli e Luca Santarelli, presente anche il direttore dell'Azienda ospedali riuniti di Ancona Michele Caporossi, è stata ribadita la sicurezza del vaccino, tanto per la popolazione femminile che maschile, così come l'importanza della diagnosi precoce per un tumore dall'alta mortalità. Piena condivisione sulle finalità e sui contenuti del progetto è stata espressa dal direttore del Dipartimento salute Regione Marco Gozzini e dal Direttore Irccs Inrca Gianni Genga.
    In collegamento video hanno preso parte al confronto la Responsabile del coordinamento nazionale politiche per la salute del Tribunale dei diritti del malato di Cittadinanzattiva Valeria Fava, la dottoressa Arcangela Guerrieri, consigliere segretario dell'Ordine Medici Chirurghi odontoiatri della provincia di Ancona, e il dottor Bruno Arcangeli della Federazione medici pediatri. Le conclusioni sono state affidate al Direttore della Sod Clinica di ostetricia e ginecologia Azienda Ospedali riuniti Ancona Andrea Ciavattini. (ANSA).