"Le Marche sono una regione a forte vocazione europea e puntano ad avere un ruolo sempre più centrale nell'Ue": è quanto ha detto il consigliere regionale Andrea Putzu in qualità di membro permanente del Comitato europeo delle Regioni, nel corso dell'evento, da lui organizzato, dal titolo "Opportunità di sviluppo per attrarre occupazione e investimenti nelle Marche" che si è tenuto oggi a Porto Sant'Elpidio (Fermo).
"Le Marche - ha aggiunto - sono una regione caratterizzata da una forte presenza di piccole e medie imprese, di artigiani che hanno fatto grande questa terra attraverso le loro creazioni, ma purtroppo si trova a dover colmare dei gap infrastrutturali che negli ultimi decenni hanno pesato in maniera decisiva sullo sviluppo della regione". "Adesso, grazie anche alle politiche messe in atto dal nuovo esecutivo regionale e in particolare dal presidente Francesco Acquaroli, stiamo cercando di recuperare il tempo perduto e soprattutto stiamo cercando di mettere a terra una serie di progetti che vanno dall'alta velocità ferroviaria, al porto, passando per la rete viaria e aeroportuale, così da uscire da un isolamento cronico e avviare una nuova pagina che possa portare questa terra nel cuore dell'Europa e oltre i suoi confini", ha spiegato Putzu. Che nel corso del convegno ha anche annunciato di aver creato "un gruppo interregionale della macroregione Adriatico-Ionica a cui fanno parte anche le regioni Abruzzo e Umbria, oltre che i membri di alcuni Paesi che si affacciano sui due mari".
All'evento odierno hanno preso parte, tra gli altri, esponenti del Comitato delle Regioni come Serafino Nardi, capo unità Commissione Nat della Commissione europea e Pierpaolo Settembri, capo unità Dg trasporti. Ai lavori sono giunti i saluti dell'europarlamentare Nicola Procaccini e del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli. "È stata un'occasione importante per dibattere sui temi fondamentali per lo sviluppo della nostra Regione - ha rimarcato Putzu - Dalle infrastrutture al credito per le nostre Pmi, ci sono partite che dobbiamo giocare da protagonisti". "Avere a disposizione figure cardine della Commissione europea ci aiuterà a capire e a non sbagliare le mosse", ha concluso il consigliere regionale di FdI.
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