Il rilancio dei territori
marchigiani colpiti dal sisma passa attraverso gli investimenti
produttivi che generano innovazione e occupazione. Un obiettivo
promosso dalla Regione Marche con le risorse del Por Fesr
2014-2020 (Azione 21.1.1) che incentivano l'insediamento di
nuove unità produttive, l'ammodernamento tecnologico e la
ristrutturazione delle imprese. La Giunta regionale ha destinato
altri 9,5 milioni di euro per finanziare ulteriori 41 piccole e
medie imprese (Pmi) che avevano richiesto i contributi.
Complessivamente sono ora 115 le aziende interessate, sostenute
con 30,2 milioni di euro che genereranno 114,6 milioni di
investimenti innovativi e 493 nuovi posti di lavoro. In un
incontro con la stampa dell'assessore regionale alle Attività
produttive Manuela Bora sono state presentate anche alcune
testimonianze degli investimenti fatti. "Una testimonianza
diretta della voglia di rinascita delle aziende che, dopo il
sisma, intendono ripartire con slancio, puntando sulla creazione
di nuove attività imprenditoriali, sull'innovazione e sul
riposizionamento competitivo nel mercato nazionale ed estero -
ha detto Bora -. È importante mantenere alto l'impegno per la
rivitalizzazione del tessuto produttivo di questi territori
anche per la rinascita delle comunità locali. E la creazione di
nuovi posti di lavoro può rappresentare un contributo per
contrastare lo spopolamento di queste aree". Paola Bichisecchi,
direttore generale Confindustria Marche, ha parlato di "progetti
significativi non solo per l'area terremotata, ma di valore
assoluto per tutto il sistema produttivo regionale". Quattro i
progetti presentati alla stampa. L'azienda Ralò di Matelica, che
rappresenta un'eccellenza a livello nazionale per la produzione
di vegetali sottolio e sottaceto, userà la risorse per
l'ampliamento dell'attività con la realizzazione di tre nuove
linee per il confezionamento di alimenti pastorizzati. Il
progetto della Mexchain spa di Comunanza, un'impresa giovane
(nata nel 2018) per sviluppare un business aziendale con la
tecnologia blockchain, prevede la realizzazione di una nuova
piattaforma digitale, collegata da una rete fisica sul
territorio eggNet che genera un ecosistema autonomo in grado di
fornire straordinari servizi innovativi a tutte le imprese dei
Circuiti. E' un business più tradizionale quello de Il Forno a
legna Frinconi di Camerino, che punta ad ampliare lo
stabilimento e ristrutturare il processo produttivo. Attraverso
l'utilizzo di materie prime ricercate, l'azienda intende creare
un'offerta di nuovi prodotti utili anche alle persone con
allergie e intolleranze, valorizzando le eccellenze del
territorio. Infine il progetto della Cialab di Ascoli Piceno
(laboratorio di analisi chimiche e microbiologiche accreditato)
consente di ampliare e innovare l'attività, con nuovi spazi dove
realizzare test, prove e analisi aggiuntive. Il programma di
sviluppo dell'azienda mira a rafforzare il proprio
posizionamento competitivo, consolidare le competenze distintive
del Laboratorio e a sviluppare progetti di economia circolare.
Tutti gli interventi finanziati con il bando vanno nella
direzione di un ammodernamento dei processi produttivi,
introducendo nuove tecnologie per l'ottimizzazione degli
sprechi, per l'automazione e la diversificazione della
produzione, nell'ottica di Industria 4.0 e della sostenibilità
ambientale.
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