"Per il 2024 stanziamo 13 milioni e
260mila euro per il recupero e il miglioramento delle liste
d'attesa: l'obiettivo è realizzare oltre 160mila prestazioni in
più". Lo ha comunicato il vicepresidente della giunta e
assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo
Saltamartini, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta
oggi in Regione, a Palazzo Raffaello, per presentare il Piano
Operativo Regionale 2024 per abbattere le liste d'attesa.
Presenti anche il sottosegretario alla presidenza della
Giunta regionale, Aldo Salvi, il direttore del Dipartimento
regionale Salute, Antonio Draisci, e il direttore dell'Agenzia
sanitaria regionale (Ars) delle Marche, Flavia Carle, che hanno
illustrato gli aspetti tecnici ed organizzativi del
provvedimento.
Si tratta dello 0,4% del finanziamento indistinto del fabbisogno
sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato per l'anno
2024, destinato a prestazioni ambulatoriali, ricoveri e
screening. In questo contesto il Piano Operativo stabilito dalla
Regione prevede 160.402 prestazioni ambulatoriali e 3.151
ricoveri per l'esattezza.
Gli obiettivi sono: rispettare i tempi di erogazione in base
alla priorità prescritta di tutte le prestazioni perviste dal
Piano Nazionale per il Governo delle Liste di Attesa (Pngla- 90%
nei tempi) e recuperare le prestazioni non erogate per via
dell'emergenza pandemica. Delle risorse 8,6 milioni serviranno
ad effettuare prestazioni di specialistica ambulatoriale e
diagnostiche, i restanti 4,6 milioni sono destinati agli
interventi chirurgici.
"Nel 2023 le risorse ammontavano a 9 milioni di euro - ha
ricordato l'assessore - e sono state completamente spese: siamo
riusciti a recuperare per l'ambulatoriale 128.374 prestazioni
rispetto alle 58.991 previste nella Dgr del precedente Piano di
Recupero; i ricoveri recuperati sono stati 2.768 e gli screening
12.016. Quest'anno con maggiori risorse a disposizione gli Enti,
con il supporto del privato quando necessario, avranno
l'opportunità di fare di più".
L'Agenzia Regionale Sanitaria, oltre al monitoraggio
semestrale richiesto dal Ministero, prevede un monitoraggio
mensile per apportare eventuali azioni correttive. Per
raggiungere gli obiettivi si svolgeranno incontri periodici con
i referenti territoriali per le liste di attesa degli enti del
Servizio Sanitario Regionale (SSR) e con i direttori generali,
una verifica della domanda, delle prenotazioni e delle prese in
carico con cadenza giornaliera; un monitoraggio mensile delle
prestazioni Pngla ex-post (analisi sulle prestazioni erogate nei
tempi) ed ex-ante (analisi delle prenotazioni avvenute nei
tempi).
Tra le attività di ottimizzazione previste c'è una
riorganizzazione delle agende di prenotazione, il monitoraggio
dell'appropriatezza prescrittiva con la ricostituzione e la
convocazione dell'Organismo Regionale per l'Appropriatezza
Prescrittiva (O.R.A), la ricognizione dei percorsi di presa in
carico del paziente all'interno di Percorsi Assistenziali per
patologie specifiche (neoplasie e patologie croniche) con
l'obiettivo di ottimizzare il sistema di prenotazione
direttamente da parte dello Specialista.
Saltamartini ha tenuto a sottolineare che, grazie al Piano
Operativo Regionale 2024, i dati delle liste d'attesa d'ora in
avanti "saranno disponibili ogni giorno" e che il sistema di
monitoraggio introdotto permetterà di "misurare la performance
in termini di volume e numero di prestazioni erogate". "Le
prestazioni aumenteranno anche grazie alle nuove tecnologie - ha
spiegato - proprio ieri (4 aprile, ndr) abbiamo inaugurato
all'Ospedale di Fano un nuovo macchinario di risonanza
magnetica: il Pnrr sta dando i suoi frutti".
Saltamartini ha ricordato infine l'accordo stretto con i
medici di medicina generale, l'attivazione delle farmacie dei
servizi e l'apertura dei Punti Salute, misure che puntano a
ridurre la pressione sulle strutture ospedaliere e a rendere la
sanità sempre più vicina ai cittadini, poi ha sottolineato
l'impegno della Regione per superare la carenza di medici,
spiegando che grazie al piano di formazione universitaria del
personale sanitario "dal 2026 avremo più medici" rispetto al
turnover legato ai pensionamenti.
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