Al mattino arrestano la suocera, la
sera tocca al genero, in entrambi i casi per droga. I
carabinieri di Cupramontana (Ancona) hanno trovato 2 panetti di
hascisc del peso di quasi 2 kg e 50 grammi di cocaina
nell'abitazione di un 34enne campano. A casa della suocera,
nella stessa città, sono stati invece scoperti due macchinari
per confezionare lo stupefacente sottovuoto, due bilancini di
precisione e un quaderno con annotate cifre in denaro e numeri
telefonici.
La donna è la moglie di Salvatore Fontana, 53 anni,
palermitano, ritenuto uno dei boss dell' 'Operazione Damasco',
che ha permesso tempo fa di stroncare un grosso giro di droga
tra le province di Ancona e Pesaro Urbino. E' stato latitante
fino a novembre scorso, quando è stato intercettato in Spagna,
dove viveva con false generalità. Fontana, residente a
Cupramontana, è recluso ora nel carcere di Viterbo per una
condanna a 8 anni: ieri mattina la moglie era andata a trovarlo.
Prima di entrare le guardie l'hanno perquisita e le hanno
trovato indosso un ovulo contenente 10 grammi di cocaina: è
stata subito arrestata e contestualmente sono scattate le
perquisizioni nelle Marche, a casa di lei e in quella della
figlia e del compagno della ragazza. Oltre alla droga,
nell'abitazione di quest'ultimo c'era un'agenda con numeri di
telefono, importi e cifre che rimandavano ad una sorta di
contabilità. II 34enne è stato arrestato per detenzione di
sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Alla suocera sono
stati sequestrati anche sei cellulari.
Tra le ipotesi, c'è quella l'attività di spaccio non sia mai
cessata, nonostante l'arresto di Fontana. Oggi è stato
convalidato l'arresto del 34enne, difeso dall'avvocato Francesca
Petruzzo e posto ai domiciliari, con possibilità di andare al
lavorare. Lui ha negatop che la droga sia sua, ipotizzando che
sia stata messa un casa sua dalla suocera.
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