Tappa nelle Marche per la campagna
"Chiusura filiali? No, grazie" ideata e promossa da Uilca contro
il fenomeno della desertificazione bancaria. Dal 2018 al 2022
nelle Marche, secondo i dati del sindacato, sono stati chiusi
164 sportelli bancari (da 844 a 680, -19,4%) e persi 1.189 posti
di lavoro (da 6.407 a 5.218, - 18,6%). I comuni che offrono
l'accesso al servizio bancario sono diminuiti del 12,6%,
passando da 190 a 166 nel 2022. Nella regione, al 2022, sono
54.210 le persone che non hanno accesso allo sportello bancario.
Ad Ancona, negli ultimi cinque anni, il numero degli sportelli
ha subìto una contrazione del 23%, passando da 256 a 197. I
dipendenti scendono dai 2.103 a 1.616 (-23,2%). A Macerata, dal
2018 al 2022, il numero degli sportelli è calato del 22,6%,
passando da 177 a 137. I dipendenti scendono dai 1.210 a 1.069
(-11,7%).
I dati sono stati resi noti durante l'iniziativa odierna
tenutasi ad Ancona, presso il centro commerciale Conero, che ha
visto la partecipazione di Francesco Acquaroli, presidente della
Regione Marche; Fulvio Furlan, segretario generale Uilca e
Claudia Mazzucchelli, segretaria generale Uil Marche. "Con la
campagna Chiusura filiali? No, grazie abbiamo l'opportunità di
confrontarci con tante realtà diverse, comprendendo meglio come
il fenomeno della desertificazione bancaria viene vissuto dalle
comunità e dalle persone", commenta Furlan.
"La chiusura degli sportelli bancari nei piccoli centri
produce molta insoddisfazione e viene vissuta come un abbandono.
Un messaggio che non può più essere ignorato". Dello stesso
avviso Mazzucchelli. "Si dice sempre che si vogliono rilanciare
i piccoli centri ma poi si continua a togliere servizi e anche
il venir meno del rapporto fiduciario banca cliente contribuisce
a questo depauperamento". A concludere l'incontro il presidente
Acquaroli: "la presenza fisica delle banche è importante perché
non si tratta solo della gestione quotidiana ma ci sono anche le
imprese e qui nelle Marche paghiamo la scomparsa della più
grande banca regionale".
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