Il Nucleo di Polizia Economica
Finanziaria della Guardia di Finanza di Fermo ha smascherato una
frode all'Iva, realizzata tramite un meccanismo fraudolento che
consentiva ad un noto concessionario del Fermano di
commercializzare autovetture usate, provenienti dall'estero, a
prezzi particolarmente concorrenziali e in evasione
dell'imposta. Sono stati denunciati 7 soggetti, per i reati
tributari di annotazione ed emissione di fatture per operazioni
inesistenti, tra amministratori della società fermana e persone,
domiciliate anche in altre regioni d'Italia, titolari delle
società interposte, accertando un'imposta evasa per oltre
120mila euro, per la quale è stata avanzata proposta di
sequestro, anche per equivalente. I finanzieri, delegati e
coordinati dalla Procura, hanno rilevato come la concessionaria
acquistasse autovetture già immatricolate in altri Paesi Ue
(soprattutto in Germania) attraverso l'interposizione fittizia
di altri soggetti economici italiani, le società "cartiera",
costituite appositamente per emettere fatture, in questo caso
per un totale di 550mila euro, per operazoni inesistenti. Nel
caso di Fermo l'immatricolazione delle autovetture in Italia
avveniva con false attestazioni presentate a nome del cliente
finale, permettendo l'evasione dell'imposta sul valore aggiunto.
La documentazione, dalle indagini svolte, appare essere stata
predisposta ad hoc dal concessionario fermano. Le condotte
illecite sono attualmente al vaglio della Procura di Fermo.
Previsti inoltre ulteriori approfondimenti da parte della
guardia di finanza sulla posizione degli acquirenti finali delle
autovetture e sui risvolti di carattere tributario del sistema
di frode.
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