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Giorno Ricordo: Acquaroli, "costruire memoria condivisa"

Giorno Ricordo: Acquaroli, "costruire memoria condivisa"

(v. 'Giorno Ricordo: Latini, "interrogare...' delle 11:06)

ANCONA, 21 febbraio 2023, 17:13

Redazione ANSA

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Regioni: presidente Marche Francesco Acquaroli in Consiglio regionale - RIPRODUZIONE RISERVATA

Regioni: presidente Marche Francesco Acquaroli in Consiglio regionale - RIPRODUZIONE RISERVATA
Regioni: presidente Marche Francesco Acquaroli in Consiglio regionale - RIPRODUZIONE RISERVATA

   "Ricordiamo una pagina drammatica della nostra storia nell'obiettivo di costruire anno dopo anno una memoria condivisa". Lo ha detto il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli il cui intervento ha concluso la seduta aperta del Consiglio regionale dedicata al Giorno del Ricordo.
   "Non ha ancora compiuto venti anni infatti - ha ricordato - la legge che istituisce il Giorno del Ricordo, approvata nel 2004 al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Ogni anno dunque contribuiamo alla costruzione di una consapevolezza collettiva e di un costruttivo dialogo sul dramma che si è consumato contro le popolazioni italiane, decine e decine di migliaia di nostri concittadini". "Una memoria condivisa che sia alla base di una riconciliazione - ha affermato il presidente - senza ideologie e senza bandiere, affinché mai più accadano violenze nei confronti del genere umano. In queste occasioni ribadiamo sempre, e con forza, il valore universale della memoria, imprescindibile e irrinunciabile affinché i fatti drammatici del passato siano da monito per il futuro". "Soprattutto in questo momento storico, nel quale riviviamo alle porte dell'Europa un conflitto che mai avremmo più voluto o immaginato potesse verificarsi. Il prossimo venerdì, 24 febbraio, - ha proseguito - ricorrerà infatti un anno dall'invasione russa nel territorio ucraino, e l'inizio della brutale escalation di cui ad oggi non vediamo ancora la fine. Soprusi, prepotenze, crimini e ingiustizie, cui l'unica alternativa resta l'esercizio dei valori fondanti della nostra democrazia, da perseguire giorno dopo giorno. La pace, la libertà, la giustizia, la tolleranza, la solidarietà, la tutela della dignità di ogni singola persona, la civiltà della convivenza, del dialogo e del rispetto".
   "La vicinanza tra la ricorrenza del Giorno del Ricordo e della Giornata della Memoria agevola la comprensione del senso universale di questi principi, valori che sono alla base del nostro impegno istituzionale. - ha detto ancora Acquaroli - Affinché le nostre parole, le preziose testimonianze, la comprensione storica e la condanna di ogni forma di violenza e di totalitarismo, rifuggano per sempre ogni tentativo di mistificazione, e perseguano un confronto reale e una duratura pacificazione su temi che devono costituire il patrimonio comune di tutti". Acquaroli ha ringraziato e rivolto un pensiero agli studenti presenti in aula che "con la loro partecipazione e il loro contributo riescono ad arricchire tutte le occasioni di commemorazione e riflessione come quella odierna".
   Molti gli interventi durante la seduta per il Giorno del Ricordo.  In apertura, il presidente Dino Latini aveva parlato di "una tragedia nazionale connotata da brutale violazione dei diritti umani"; "dopo decenni di silenzio l'Italia si è finalmente unita nella condanna di questi tragici eventi. Siamo noi i primi a dover imparare dalla storia per formulare un messaggio alle generazioni future".
   "Dal primo momento ho sentito mio questo pezzo di storia una storia taciuta per troppi anni e che oggi necessita della giusta attenzione, ha affermato Elisabetta Sabatini, vicepresidente del Comitato Marche Sud dell'Anvgd (Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia), nel corso della seduta del Consiglio regionale che, nella prima parte, è stata dedicata al Giorno del Ricordo.
    Emanuele Piloni, Coordinatore per le Marche dell'Unione degli Istriani, ha ringraziato pubblicamente il senatore Roberto Menia che di fatto fu il promotore della legge istitutiva del Giorno del Ricordo che si celebra ogni anno il 10 febbraio, data dell'entrata in vigore del trattato di pace con cui, nel 1947, le province di Pola, Fiume, Zara, parte delle zone di Gorizia e di Trieste passarono a quella che era allora la Jugoslavia.
    Mentre il direttore dell'Ufficio scolastico regionale, Marco Ugo Filisetti, ha ricostruito brevemente i fatti avvenuti dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 "per comprendere meglio quanto accaduto anche a beneficio degli studenti presenti in Consiglio e ai tanti che stanno seguendo questa giornata in streaming". La parola è poi passata agli studenti delle scuole marchigiane che hanno aderito al Concorso nazionale "Amate sponde": una classe prima dell'Istituto superiore Antonio Cecchi di Villa Caprile Pesaro e una terza classe dell'istituto superiore Enrico Mattei di Recanati (Macerata): hanno realizzato un video contenente la testimonianza di un esule zaratino e la lettura di alcuni elaborati sul tema.
    La città di Ancona, ha evidenziato, il vicepresidente del Comitato provinciale di Ancona dell'Anvgd, Giuliano Piccini ha rappresentato all'epoca "importante luogo di accoglienza, di salvezza e di rinascita". A seguire l'intervento del giornalista e saggista Dino Messina, autore di "Italiani due volte" e "La storia cancellata degli italiani", che ha invocato la necessità di unirsi attorno a questa data commemorativa della nostra storia comune.

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