Un reato e mezzo al giorno e, in quasi tutti i casi, è stato assicurato alla giustizia che chi li ha commessi. I Carabinieri Forestali delle Marche tracciano il bilancio dell'anno 2022 appena concluso, con 519 illeciti penali scoperti. I militari rivelano anche due indagini 'inedite' dei Cites di Ancona portate avanti durante la scorsa estate e subito dopo, in collaborazione con i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale: nel Fabrianese, sequestrati coralli, conchiglie, statuette d'avorio e serpenti, detenuti illegalmente; in Vallesina, 'sigilli' su una zanna di ippopotamo, un osso di giraffa e un esemplare di tartaruga di terra imbalsamato. Due le persone denunciate: sono collezionisti che avrebbero commercializzato il materiale su siti online, le cui inchieste sono ancora in corso.
L'attività del 2022 si è chiusa con 60.797 controlli svolti in tutte le Marche da 38 stazioni dei Carabinieri Forestali, 8 stazioni dislocate nel parco dei Sibillini e dai Nuclei Cites di Ancona e Fermo, reparti che si occupano di scoprire commercializzazioni di flora e fauna protetta. Denunciate all'autorità giudiziaria 471 persone e contestati 2.031 illeciti amministrativi per un importo di oltre un milione di euro di sanzioni effettuate.
"Non c'è una vera e propria emergenza ambientale - ha osservato il generale di brigata Gianpiero Andreatta, comandate regionale - ma tante piccole realtà di aggressione all'ambiente e per le quali va tenuta alta la vigilanza". Osservati speciali i boschi per il rischio di tagli boschivi irregolari "soprattutto dopo il conflitto russo-ucraino - ha evidenziato il generale - che ha fatto salire il ricorso alla legna per scaldarsi" a causa di varie dinamiche. In materia di discariche abusive e smaltimento illecito di rifiuti, i reati accertati sono stati 136, quelli per maltrattamento di animali e tutela di flora e fauna 87; per la tutela del territorio 108 reati, per la sicurezza alimentare sei, mentre per gli incendi boschivi 66.
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