"Esprimiamo con forza il nostro
sdegno e il nostro rifiuto contro ogni forma di violenza di
genere, senza se e senza ma. La ricorrenza di oggi e le notizie
che occupano ancora troppo spesso i nostri quotidiani devono
farci riflettere su questo drammatico fenomeno che si esprime in
moltissime forme. Un dramma che non deve mai farci abbassare la
guardia. Per questo motivo ritengo importante la riflessione di
oggi, per ragionare sul contributo che ciascuno di noi può
fornire nel proprio ambito". Queste le parole del presidente
della Regione Marche Francesco Acquaroli oggi Consiglio
regionale, in occasione della presentazione del Rapporto sulla
violenza di genere 2020. Nel 2020 si sono rivolte ai cinque
Centri Anti-Violenza delle Marche 483 nuove donne vittime di
violenza, +18% rispetto al 2019. Nel 2020 nelle Marche i figli
che vivono in un contesto familiare in cui si registrano
comportamenti violenti sono 595 di cui 219 maggiorenni e 376
minorenni, un dato che, seppure in aumento, non si discosta di
molto dai numeri del triennio precedente (616 nel 2019, 638 nel
2018, 466 nel 2017). Delle 483 donne vittime di violenza il 39%
vive con i figli minorenni. "I dati del Rapporto dell'ultimo
anno dimostrano che questo fenomeno è in crescita e che la
pandemia ha acuito il rischio di episodi che spesso avvengono
proprio negli ambienti familiari - ha detto Acquaroli -. Abbiamo
assistito, durante il lockdown, a un drammatico aumento della
violenza contro le donne all'interno delle mura domestiche.
Situazioni che molto frequentemente coinvolgono anche minori,
vittime indirette, e talvolta anche dirette. Abbiamo tutti il
compito di essere in prima linea per spezzare questa catena e
rendere la nostra società un luogo dove le donne non abbiano più
paura di subire violenze e di chiedere aiuto qualora questo
accada. Per questo - ha concluso il Presidente - le istituzioni
devono lavorare per la formazione di una coscienza e una
responsabilità sociale affinché ogni giorno si aggiunga un
tassello nell'azione di prevenzione, di supporto alla denuncia,
di capacità di isolare un dramma che ha conseguenze negative
nella persona, nei contesti familiari, nelle comunità. È solo
agendo insieme, con unità di intenti e grande determinazione,
che riusciremo a eliminare ogni forma di violenza contro le
donne".
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