I militari del G.I.C.O. del Nucleo
di Polizia Economico-Finanziaria di Ancona, nell'ambito
dell'operazione "Alias", hanno dato esecuzione ad una misura di
prevenzione a carattere patrimoniale disposta dal Tribunale di
Ancona - Ufficio Misure di prevenzione ai sensi del D. Lgs. n.
159/2011 (Testo Unico Antimafia), sottoponendo a confisca beni
per un valore complessivo di circa 260mila euro di proprietà di
una donna di 34 anni, bosniaca di etnia rom, ritenuta
socialmente pericolosa in quanto condannata per plurimi reati
contro il patrimonio. I beni, sottoposti a sequestro preventivo
dallo stesso Tribunale nel maggio 2020, sono costituiti da un
appartamento di pregio a Falconara Marittima, da due terreni
nelle provincie di Ancona e Macerata, da un camper, da una
autovettura di lusso Porsche "Panamera", da somme presenti su
conti correnti e depositi. Gli stessi, attraverso la misura di
prevenzione ora applicata, sono stati definitivamente acquisiti
al patrimonio dello Stato.
Le indagini svolte dalle Fiamme Gialle di Ancona hanno permesso
di dimostrare che i delitti contestati alla donna erano stati
commessi senza soluzione di continuità in un arco di tempo di
circa venti anni (il primo reato risale addirittura a quando la
cittadina bosniaca aveva appena 14 anni), durante i quali la
34enne aveva fornito agli organi di polizia ben 67 differenti
"alias" per rendere più difficile agli investigatori la propria
identificazione. La donna risultava gravata da un ordine di
esecuzione della pena emesso dalla Procura Generale di Ancona
per una condanna complessiva di 15 anni ed 8 mesi di reclusione,
mai eseguita a causa del suo ripetuto stato di gravidanza.
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