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Caporalato: 12 ore autolavaggio e alloggi fatiscenti,arresti

Caporalato

Caporalato: 12 ore autolavaggio e alloggi fatiscenti,arresti

Operazione Cc a Fano, una misura in carcere e tre ai domiciliari

FANO, 14 luglio 2021, 17:28

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Quattro persone di origine egiziana sono stati arrestati per caporalato. Facevano lavorare connazionali come addetti ad un lavaggio di auto a Bellocchi di Fano (non è stato sequestrato) sottopagandoli, sfruttandoli, e approfittando del loro estremo bisogno di lavorare, per impiegarli in 'turni' anche di 12 ore al giorno, senza giornata di riposo, con paghe da 3 euro l'ora. I carabinieri del gruppo tutela del lavoro di Venezia, coadiuvati dai colleghi dei Comandi Provinciali di Pesaro e Urbino, Latina e Ravenna, hanno dato esecuzione, a quattro misure cautelari, una in carcere e tre ai domiciliari, a carico di persone ritenute responsabili di intermediazione e sfruttamento del lavoro aggravato in concorso ai danni di decine di cittadini stranieri, per la maggior parte loro concittadini.
    Il provvedimento, emesso dal gip di Pesaro, su richiesta della locale Procura, trae origine da un'attività investigativa tra febbraio 2020 e marzo 2021, dei militari del nucleo Cc Ispettorato del Lavoro di Pesaro Urbino: dai controlli in impianti di autolavaggio delle province di Pesaro Urbino e limitrofe, è emerso che un'impresa a Fano reclutava cittadini, prevalentemente egiziani, per lavorare presso diversi impianti, sfruttandoli e facendogli pagare 150 euro per un posto letto in dimore in pessimo stato, prive di riscaldamento, con infissi danneggiati e con servizi igienici del tutto inadeguati.
    Venivano impiegati per lavare auto nell'impianto di Fano e in altri impianti di province limitrofe, del Lazio e Abruzzo.
    Le attività risparmiavano anche sui costi della sicurezza e per i mancati versamenti previdenziali, praticando prezzi molto vantaggiosi. Il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Pesaro ha accertato un'inadempienza contributiva del titolare dell'autolavaggio per oltre 150mila euro e l'impiego 'in nero' di 18 lavoratori, due dei quali sprovvisti di permesso di soggiorno. Del corrispettivo di 387mila euro da versare ai lavoratori, ne sarebbe stato dato meno della metà.
   

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