"Non si può pensare a una ripresa, a un Piano di ripresa e di resilienza, pensando che il centro è 'quand'è che si possono licenziare i lavoratori?' o senza mettere al centro una soluzione delle crisi industriali".
Lo sottolinea la segretaria generale Fiom Cgil Francesca Re David ad Ancona a margine di un incontro organizzato dal sindacato sul tema "Metal Meccanica Marche: quali prospettive".
"Pensiamo che tutte le risorse, tante ne verranno messe, sono soldi pubblici dell'Europa dell'Italia che produrranno anche un debito che dovranno pagare le nuove generazioni - osserva la segretaria generale Fiom -: o creano lavoro buono, ambientalmente e socialmente sostenibile o, se servono solo per far fare i soldi alle imprese, ce li mettano loro i soldi".
Dunque blocco dei licenziamenti, ribadisce Re David, fino a che non ci sarà una riforma degli ammortizzatori sociali, "dicono che la faranno molto presto...". "Pensiamo che un Piano di ripresa e resilienza - conclude - debba prima di tutto conservare i siti industriali che ci sono, altrimenti non è credibile".
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