Elica pronta al
dialogo, ma con la precisazione che la manifestazione odierna a
Castelfidardo ha "registrato una bassissima adesione da parte
dei dipendenti di Fime-Elica Motors Business Unit, pari al
14,8%. Ha, quindi, partecipato allo sciopero solamente parte del
personale degli stabilimenti di Mergo e Cerreto". L'azienda
ribadisce che il piano industriale "non prevede alcun impatto
occupazionale al plant di Castelfidardo anzi, sono previsti
investimenti tali da consentire il raggiungimento di prestazioni
sull'area motori superiori alle attuali". La multinazionale di
Fabriano (Ancona), leader mondiale nel settore delle cappe
aspiranti, che ha presentato il piano strategico 2021-2023 in
cui sono previsti esuberi, delocalizzazioni e la chiusura dello
stabilimento di Cerreto D'Esi conferma nella stessa nota la
propria disponibilità a sedersi attorno a un tavolo. "Elica
conferma la disponibilità al confronto con le organizzazioni
sindacali come già dichiarato durante il tavolo convocato dalla
Regione Marche e come riportato dal presidente Francesco
Acquaroli. In quella sede, l'azienda ha già espresso una
significativa apertura al dialogo sulla revisione del piano
industriale, oltre che sull'adozione di strumenti idonei a
diminuire l'impatto sociale quali la reindustrializzazione e gli
incentivi all'uscita".ali".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA