E' stato espulso e verrà
rimpatriato in Nigeria il 40enne che il 3 ottobre del 2019
seminò il panico, verso mezzogiorno, tra passanti e
automobilisti brandendo una roncola vicino al cimitero di Fermo;
qualche ora più tardi era stato atterrato e bloccato dai
poliziotti, nonostante i tentativi di sfuggire a calci e pugni,
sulla Ss16 dopo essere stato disarmato. Al termine del
procedimento penale, il 40enne, irregolare in Italia e
destinatario di decreti di espulsione, era stato condannato a 2
anni e 2 mesi di carcere, in parte scontati presso il carcere di
Ancona. Di lui si erano perse le tracce dopo essere stato
liberato con prescrizione di non tornare nel Comune di Fermo.
Il mese scorso la presenza dell'uomo era stata di nuovo
segnalata vicino al cimitero di Fermo. Il timore era che potesse
commettere atti di violenza analoghi a quelli del 2019: quando
gli agenti si sono portati sul posto si era già allontanato. La
ricerca condotta da Volanti, personale dell'Ufficio Immigrazione
e Squadra Mobile si è conclusa ieri pomeriggio al Lido di Fermo:
il 40enne era presso un casolare abbandonato e diroccato sul
lungomare nord. E' stato accompagnato in Questura, fotosegnalato
e denunciato per violazione dell'ordine del Questore di lasciare
l'Italia e del divieto di ritorno nel comune di Fermo. Gli è
stato notificato il decreto di espulsione del Prefetto e
l'ordine del Questore di abbandonare il territorio nazionale;
sono state attivate le procedure per il suo rimpatrio nel Paese
d'origine. In serata è stato accompagnato da agenti della
Questura in un Centro di permanenza per il rimpatrio dal quale
verrà successivamente trasportato in Nigeria.
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