Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Pamela: Assise appello ad Ancona. Difesa, non fu omicidio

Pamela

Pamela: Assise appello ad Ancona. Difesa, non fu omicidio

Imputato renderà dichiarazioni. Probabile verdetto in giornata

ANCONA, 16 ottobre 2020, 11:26

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

   E' in corso ad Ancona l'udienza del processo in Corte d'Assise d'appello per l'omicidio di Pamela Mastropietro, 18enne romana uccisa e fatta a pezzi a Macerata il 30 gennaio 2018 dopo essersi allontanata il giorno prima da una comunità terapeutica. In primo grado Innocent Oseghale, 32 anni, pusher nigeriano, è stato condannato all'ergastolo per omicidio volontario aggravato dalla violenza sessuale, vilipendio e occultamento di cadavere; la procura generale ha chiesto la conferma della sentenza. Il verdetto potrebbe arrivare nel pomeriggio.
    L'imputato, che oggi renderà dichiarazioni spontanee, afferma di non aver ucciso Pamela, che lei morì per overdose d'eroina ma ammette di averne smembrato il corpo, abbandonato in due trolley sul ciglio di una strada. La difesa - avv. Simone Matraxia e Umberto Gramenzi - sostiene che non è provata la vitalità delle due ferite da coltello, cioè che la ragazza era già morta; ha reiterato l'istanza di una perizia medico legale (e analisi istochimiche) per chiarire questo elemento "dirimente".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza