E' finito in carcere un uomo di
origini tunisine, già in regime di arresti domiciliari presso
una casa di cura per maltrattamenti contro familiari e
conviventi. Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile e
coordinate dalla Procura di Ancona, sono partite da vari episodi
accaduti tra la fine di giugno e i primi 10 giorni di agosto,
alcuni dei quali individuati grazie all'intervento delle Volanti
presso l'abitazione familiare e altri denunciati successivamente
dai congiunti. Il padre dell'arrestato ha riferito di essere
stato minacciato con un grande coltello dal figlio, che lo ha
anche aggredito a calci e pugni, senza alcun motivo apparente.
Aggressioni e percosse anche nei confronti della sorella
dell'arrestato, alla quale sono state diagnosticate a giugno
lesioni personali gravi. In poco tempo gli investigatori sono
riusciti a ricostruire la vicenda e a trovare elementi di prova
che hanno portato all'aggravamento dela misura cautelare. A
prelevare l'uomo dalla casa di cura per il trasferimento in
carcere è stata un'automobile della Volante di Jesi.
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