Ha coinvolto circa 4.000 tra
dipendenti e specializzandi dell'azienda ospedaliero
universitaria Ospedali Riuniti di Ancona il percorso diagnostico
integrato sieromolecolare clinico, avviato il 9 aprile scorso e
concluso l'8 maggio. I risultati sono stati presentati in una
conferenza stampa in streaming dal direttore generale dell'Ao
Michele Caporossi, affiancato dai responsabili dei vari
dipartimenti che hanno collaborato al progetto. Su 4.927
etichette, i prelievi eseguiti sono stati 3.885 (90,4% di
adesione). Di questi 221 (5,7%) sono risultati positivi, ma
successivamente negativi al tampone. "Significa che dal 9 aprile
- ha spiegato Caporossi - non ci sono stati contagi tra gli
operatori di Torrette, a testimonianza del funzionamento delle
misure di prevenzione. E con 4.000 test ne abbiamo più di New
York, dove ne sono stati fatti 2.000". "La Regione Marche - ha
detto il presidente Luca Ceriscioli, anche lui collegato - ha
compreso l'importanza dei test sierologici in termini concreti e
non solo con gli annunci. L'azienda di Torrette è stata la prima
a mettersi in moto e a fare gli atti amministrativi necessari ad
attivare la procedura. Il dato sorprendente dei tamponi tutti
negativi è un risultato importante". Il percorso integrato è
stato attivato dalla Regione nell'ambito di una "strategia
diagnostica complessa, che prevede non solo l'istantanea del
tampone, ma anche esami, come quello sierologico, che permettono
di ottenere una serie di importanti indicazioni mediche,
scientifiche e di prevenzione". La Regione mira comunque ad un
uso "su larga scala dei test sierologici" e in questo sarà
importante l'esperienza di Torrette.
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