Sette vittime del nazifascismo,
alcune di cui non si sa quasi nulla, come i fratelli Franco,
Lucio e Renzo Coen Beninfante, altre dai cognomi più noti come
la figlia di Pietro Nenni, Vittoria, assieme a Piero Sonnino,
Dante Sturbini e Nella Montefiori. Oggi ad Ancona la loro
memoria è stata celebrata con lo svelamento di altrettante
'pietre d'inciampo' incastonate sul selciato stradale delle vie
dove hanno vissuto e lavorato, che vanno ad aggiungersi alle 16
già inaugurate dal 2017 ad oggi e alle 71 mila in Europa.
L'iniziativa, a pochi giorni dal Giorno della Memoria, si è
aperta con un incontro pubblico al Ridotto delle Muse con il
presidente del Consiglio Marche Mastrovincenzo, l'assessore alla
Cultura di Ancona Marasca, il responsabile Anpi Marche Marconi,
la presidente della Comunità ebraica Manuela Russi e la
rappresentante dell'Ufficio scolastico regionale. Ribadita la
necessità di "non dimenticare e di restituire alle vittime del
nazismo identità e dignità, riportandole simbolicamente a casa".
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