Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

In Italia record 'superbatteri'

In Italia record 'superbatteri'

Valori maggiori rispetto a media europea per tutti i germi

ROMA, 13 novembre 2019, 19:49

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

L'Italia ha un rischio maggiore rispetto agli altri paesi europei di infezioni resistenti agli antibiotici e questo si ripercuote negativamente anche nell'impianto di dispositivi cardiaci elettronici (Cied ) come i pace-maker e i defibrillatori. Il dato è contenuto nell'ultimo numero della rivista Infezioni Protesiche, edita a San Lazzaro (Bologna) da Trx Italy, dedicato al tema dei 'Superbug'. "Relativamente ai germi più frequentemente in causa nelle infezioni dei Cied l'Italia mostra secondo l'Ecdc una prevalenza di ceppi "difficili" sempre sensibilmente al di sopra della media europea, e in particolare dei Paesi più virtuosi del Nord Europa"- scrive in uno degli approfondimenti della rivista, edita da Trx Italy, Marcello Tavio, infettivologo degli Ospedali Riuniti di Ancona. Il direttore della rivista Giampiero Moscato vede "un preoccupante futuro 'post-antibiotico': un giorno si potrebbe non essere più in grado di fare interventi chirurgici, trapiantare organi, impiantare protesi o valvole cardiache".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza