"Oggi la
grande distribuzione sta dando segnali di crisi". E' a queste
difficoltà che Enrico Bracalente, patron di NeroGiardini,
attribuisce la perdita di fatturato del 2015, legata in
particolare al mercato italiano, dove c'è stata una 'emorragia'
di 15 milioni di euro, in parte compensati dall'export. "Nel
2012 - ha detto durante un incontro stampa - abbiamo scelto la
grande distribuzione per la crisi del piccolo dettaglio. Ma oggi
anche la grande distribuzione è in difficoltà". Bracalente
intende continuare a produrre in Italia, "credo che un
imprenditore di qui debba investire sul territorio, creare
lavoro, benessere. Un ragionamento che non viene fatto dalla
multinazionali che aprono fabbriche quando c'è convenienza e
poi, magari dopo avere avuto agevolazioni, se ne vanno" portando
via posti di lavoro. Bracalente intende continuare a crescere in
Europa (+20% nel 2017, ma le commesse per i primi due mesi del
2018 sono già a +30%) e solo in un secondo momento potrebbe
guardare ai nuovi mercato come America e Cina. L'investimento
sul territorio è rappresentato anche dal nuovo polo logistico
dell'area ex Sadam, che "servirà a rifornire in tempo reale i
clienti venditori a livello internazionale", potenziando un
servizio che NeroGiardini sta già portando avanti con successo
in Italia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA