E' stato riconosciuto dal padre, nel reparto di Rianimazione dell'Ospedale di Macerata dove versa in condizioni disperate, Klodjan Hysa, 35 anni da compiere, albanese, ferito da un colpo di pistola sparato da un carabiniere che gli aveva intimato l'alt a Monte San Giusto. Il 35enne aveva tentato di investire il militare e un suo collega, la sera del 24 febbraio durante la fuga a bordo di una Fiat Bravo rubata a Terni. Il genitore del 35enne, arrivato dall'Albania insieme a un altro familiare, si è recato in ospedale con l'avv. Maurizio Cacaci, che ha già depositato la nomina come legale di parte offesa. Stando ad una prima ricostruzione, Hysa sarebbe stato colpito nella parte occipitale del capo dal proiettile sparato dalla pistola d'ordinanza dell'appuntato, una Beretta cal. 9. Il carabiniere è indagato per lesioni gravissime colpose da eccesso di legittima difesa: sostiene che non voleva sparare.
La Lega Nord annuncia per sabato 4 marzo un presidio davanti alla stazione dei carabinieri di Monte San Giusto. E potrebbe partecipare anche il leader del partito Matteo Salvini, che ha proposto un encomio per il carabiniere, a cui è stata sequestrata la pistola di ordinanza per questioni probatorie. Atteso in settimana l'esito dell'esame balistico.
Tutto Monte San Giusto (poco più di 8.000 abitanti) sta dalla parte del carabiniere indagato. Ma lui "ha fatto solo il suo dovere - dicono gli abitanti del paese -, e cioè quello di proteggere i cittadini. Cos'altro avrebbe dovuto fare? Stiamo dando vita a un comitato di difesa per lui e presto sarà pronto un conto corrente a sostegno di lui e dei suoi famigliari. Ci sono carabinieri di mezza Italia che si sono dichiarati disponibili a versare soldi su quel conto". Intanto è caccia ai due complici dell'albanese, che erano stati visti aggirarsi con fare sospetto in via Don Minzoni.
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