Una lunga fila di persone si è
formata, fin prima dell'apertura della camera ardente, davanti
al Piccolo teatro Strehler per dare l'ultimo saluto a Milva, la
cantante morta lo scorso 23 aprile a Milano.
Si tratta dell'unica opportunità pubblica per renderle
omaggio, perché i funerali si svolgeranno in forma privata.
Anche il sindaco Giuseppe Sala ha ritenuto "doveroso" renderle
omaggio a "una grande artista". "Era una delle tante persone che
non nascono milanesi ma diventano profondamente milanesi. E i
milanesi hanno sempre apprezzato il suo impegno sociale e
politico" ha aggiunto annunciando che appoggerà "la richiesta
di iscrizione al Famedio che è qualcosa di importante".
La bara di Milva, sormontata da un cuscino di fiori bianchi,
si trova fra il gonfalone della città metropolitana e della
Regione Lombardia e una cartonato Giorgio Strehler, il
centenario della nascita, con cui lei collaborò a lungo. Alle
sue spalle immagini e ricordi della storia del Piccolo teatro,
di cui anche lei è stata protagonista. "Con Strehler si
realizzava una simbiosi, un complemento artistico assoluto" ha
ricordato la figlia Martina Corgnati e la sua camera ardente
"non poteva che essere qui per tutto quello che ha rappresentato
nella storia umana e professionale di mila madre, è il luogo
simbolo del suo lavoro, della sua ricerca, della sua carriera" .
Riproduzione riservata © Copyright ANSA