Una contrazione del Pil lombardo
stimabile in 7,3 miliardi di euro nel 2022, con circa 6,9
miliardi in meno rispetto al 2019 a livello di consumi e un
rincaro da oltre 15 miliardi (+180% sul 2019) per le imprese
qualora il prezzo dell'energia elettrica si mantenga ai livelli
attuali, circa 250 euro/Mhw. Stesso discorso, inoltre, per il
gas: se i prezzi rimarranno quelli di oggi (circa 100 euro/Mhw)
le imprese dovranno farsi carico di maggiori costi per quasi 5,8
miliardi di euro rispetto al 2019 (+280%).
Sono questi i risultati presentati questa mattina da Cna
Lombardia durante il focus trimestrale sull'andamento
dell'economia regionale. In Lombardia le imprese assorbono il
76% dei consumi elettrici e dei 15 miliardi di euro che
potrebbero gravare sulle imprese, circa 10,2 miliardi
ricadrebbero sull'industria - manifatturiero in testa - e i
restanti 4,9 miliardi sulle imprese dei servizi, commercio su
tutti.
Le attività economiche rappresentano invece il 47% dei
consumi di gas naturale nella Regione e dei quasi 6 miliardi di
euro di costi che le aziende dovrebbero farsi carico, circa 4
miliardi peserebbero sulle imprese dell'industria, mentre i
restanti 1,8 miliardi sui settori del commercio e dei servizi.
"Nel 2019 il comparto imprenditoriale in Lombardia aveva un
costo dell'energia elettrica complessivo pari a 8,389 miliardi
di euro, la stima per il 2022 è di 23,525 miliardi di euro.
Siamo quindi al +180% al lordo delle agevolazioni del governo",
commenta il presidente di Cna Lombardia Giovanni Bozzini.
"Chiediamo interventi strutturali ma anche efficaci nel breve
periodo - conclude Bozzini lanciando un appello all'esecutivo -
il Pnrr va sicuramente rivisto nel dosaggio delle priorità:
Facciamolo ora, perché non avremo altre opportunità".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA