Quest'anno in Italia quasi 60 mila
donne hanno scoperto di avere un tumore al seno, di queste
7.400 vivono in Lombardia, dove ci sono stati 1.500 decessi
nonostante la percentuale di guarigione arrivi quasi all'80%.
E' partendo da questi dati e dalla consapevolezza che l'età
in cui questi tumori insorgono si abbassa sempre più che è nato
il progetto dedicato alle aziende lombarde 'Prevenzione e cura
del tumore al seno: il modello Breast Unit'.
In concreto si tratta di due webinar - il primo l'11 ottobre
e il secondo l'8 novembre - per fare prevenzione, formazione e
spiegare i servizi del territorio rivolti alle dipendente e ai
dipendenti (il 5% dei casi di tumore mammario riguarda maschi)
delle aziende che hanno aderito all'iniziativa. Per ora sono una
ventina le società per un totale di diecimila dipendenti che
seguiranno il webinar sulla piattaforma di Regione Lombardia in
orario di lavoro regolarmente retribuito.
E visto il successo si sta ipotizzando anche una terza data
per questa iniziativa di Soroptimist club Varese, club Busto
Arsizio Ticino-Olona e club Como, in collaborazione col
Consiglio regionale della Lombardia e l'associazione C.A.O.S.
odv (Centro Ascolto Operate al Seno). "E' sempre fondamentale
favorire percorsi di prevenzione e screening" ha sottolineato il
presidente del Consiglio regionale Federico Romani, citando le
parole sull'arma della resilienza di Olivia Newton-John, che per
anni ha lottato contro il cancro
In questo modo, ha aggiunto il presidente della commissione
Sanità Emanuele Monti, "noi salviamo vite". A parlare
dell'importanza delle Breast Unit, cioè di unità
multidisciplinari che coinvolgono anche ex pazienti volontari,
che con questa iniziativa si vogliono diffondere sono state le
responsabili di Soroptimist, ma anche Adele Patrini, presidente
di Caos, a cui tre volte è stato diagnosticato un tumore al
seno. "In Lombardia siamo un po' tutte figlie di Umberto
Veronesi - ha detto - e lui diceva che l'informazione è la prima
medicina. Il modello Breast Unit ha il potere di sensibilizzare
sulla prevenzione perché abbassa il livello di paura di chi deve
fare i controlli: le donne si sentono prese in carico".
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