È stato approvato oggi dal
Consiglio regionale della Lombardia il Programma Regionale di
Sviluppo Sostenibile della dodicesima legislatura con 43 voti
favorevoli e 25 contrari.
"I termini che vorrei utilizzare per illustrare il documento
del Prss sono ambizione e concretezza - ha commentato il
capogruppo di Fratelli d'Italia Christian Garavaglia -. È sempre
importante porsi degli obiettivi ambiziosi, ma è altrettanto
importante avere concretezza nell'azione. Solo così possiamo
dare realmente risposte e servizi ai cittadini lombardi".
Il Prss "raccoglie perfettamente i punti del programma
elettorale con cui la maggioranza ha ricevuto la fiducia per
governare la nostra Regione - ha aggiunto il capogruppo di Forza
Italia Fabrizio Figini - ci attendono sfide importanti che
porteremo a termine per il bene dei cittadini".
Per il capogruppo Lega Alessandro Corbetta, quelli del
Programma sono "obiettivi raggiungibili" con "serietà nei
programmi e investimenti su trasporti, sanità ed efficientamento
energetico" per una Lombardia "che guarda avanti e che vuole
continuare ad essere locomotiva d'Italia e motore d'Europa".
Per il consigliere della lista civica Lombardia Ideale,
Jacopo Dozio, la sostenibilità che vuole raggiungere il piano
"non è quella ideologica e insostenibile" ma quella
"pragmaticamente attenta ai bisogni della popolazione e delle
imprese".
Critiche le opposizioni. Il capogruppo Pd Pierfrancesco
Majorino ha parlato di "una clamorosa occasione persa che
certifica l'immobilismo della giunta Fontana". Duro anche il
capogruppo del M5s Lombardia Nicola Di Marco, secondo cui è
"surreale che in trecento pagine di documento, di fronte alle
crisi economica, ambientale, abitativa e dei servizi sanitari
regionali, il centrodestra non sia riuscito a inserire nemmeno
dieci obiettivi concreti". "Siamo contrari a questo documento
perché c'è una sostanziale continuità con le scelte fatte in
questi anni in Lombardia" ha proseguito il consigliere di Avs
Onorio Rosati. "Le misure previste - ha concluso - non vedono al
centro la sanità pubblica, la transizione ecologica, la scuola
pubblica, la qualità del lavoro, e ancora il trasporto
pubblico".
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