Il Partito Democratico lombardo
chiede l'adesione convinta della Regione Lombardia al processo
di costruzione dal basso della politica dell'Unione Europea e si
auspica che 'la svolta' europeista di Matteo Salvini, culminata
con l'ingresso nel governo Draghi, sia confermata anche a
livello regionale.
Martedì pomeriggio è infatti in programma l'annuale
appuntamento della 'sessione europea del Consiglio Regionale',
seduta dedicata alle tematiche comunitarie, in cui l'Assemblea è
chiamata ad esprimere le proprie considerazioni e proposte in
merito al Programma legislativo della Commissione Europea.
"Il Pd, da sempre, al contrario di altri partiti, è a proprio
agio con le tematiche europee e ritiene questo un passaggio
importante", ha commentato il capogruppo Dem in Consiglio
Regionale della Lombardia, Fabio Pizzul, presentando gli
emendamenti del partito alla risoluzione che verrà sottoposta
all'Aula dalla maggioranza. Emendamenti che riguarderanno
soprattutto tutela della salute, sostenibilità e crescita
economica, diritti e democrazia, politiche migratorie e lotta
alle discriminazioni.
Tra le proposte del Partito Democratico, l'introduzione della
web tax, misure per il rafforzamento dell'immigrazione legale (i
corridoi umanitari) e la questione dei diritti. In particolare,
si chiederà la cittadinanza europea per Patrick Zaki e
l'implementazione del meccanismo di sanzione, anche finanziaria,
delle infrazioni dello stato di diritto da parte degli Stati
membri dell'UE, per evitare che si diffondano derive come quelle
emerse in Paesi come Ungheria o Polonia.
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