L'assessore Stefano Bolognini ha
chiarito nella sua risposta che "la Giunta non era a conoscenza
dell'iniziativa degli arditi" né "Aler è a conoscenza di
iniziative di propaganda di fascismo all'interno dei propri
immobili, che possano costituire reato". Anai "è un'associazione
regolarmente iscritta all'albo - ha aggiunto Bolognini - ha un
regolare contratto con Aler dal 2003, rinnovato nel 2015 con
scadenza al 2021 e a quanto riferisce Aler è regolare nei
pagamenti". "Non ci sono segnalazioni di indisciplina, né di
problemi di vicinato per cui non ci sono motivi per rescindere
il contratto", ha concluso l'assessore chiarendo che "la giunta
non ha compiti inquirenti. Al momento da parte mia e della
giunta non c'è nessun tipo di imbarazzo".
Per il consigliere Orsenigo la questione non è solo formale,
cioè essere in regola con i pagamenti e il contratto, ma anche
politica: "bisogna valutare se sia coerente che una casa Aler
venga concessa in locazione ad un'associazione che fa apologia
del fascismo". Un fatto "sconcertante"secondo Carmela Rozza
(Pd): "valuteremo se segnalare il caso alla magistratura
competente".
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