Con la creazione della vasca del fiume Seveso a Milano le cose sono migliorate, ma non basta, servono altre vasche di espansione su Seveso e Lambro e anche nel sistema fognario e si deve pensare alla depavimentazione di alcune aree in modo che il terreno ora impermeabile per costruzione e asfalto torno ad assorbire l'acqua. L'assessore alla Protezione Civile Marco Granelli in un lungo post su Facebook è tornato sui danni causati dalle piogge del 5 settembre, facendo questa osservazione a cui ha replicato secco l'assessore regionale al Territorio Gianluca Comazzi ricordando gli investimenti regionali e chiedendo al Comune di "pulire i tombini".
"Qualcuno giovedì in strada a Niguarda diceva e qualcuno scriveva sui giornali: 'Seveso, non è cambiato niente in 50 anni'. Capisco, ma non è così: da 12 ore a 2 di esondazione all'anno, e se la Regione Lombardia accelerasse i lavori e finalmente finisse le vasche di Senago e Lentate, come ha fatto Milano, saremmo a posto" ha osservato Granelli chiedendo al presidente della Lombardia Attilio Fontana, commissario per i lavori, di "battere un colpo".
Ma serve anche altro, perché il territorio intorno a Milano è molto urbanizzato e quindi "impermeabile e quando piove l'acqua va nelle fognature e nei depuratori, ma quando è tanta, viene scaricata tutta e subito nei fiumi". "Giovedì scorso si è visto bene questo fenomeno. Le piogge sono state concentrate a Milano" ha sintetizzato. Serve completare le due vasche lungo il Seveso, secondo Granelli, progettarne un paio lungo il Lambro fra Monza e Milano ma anche pensare a vasche nel sistema fognario prima dei depuratori e depavimentare in alcune aree (come il Comune ha iniziato a fare nella zona di Niguarda, vicino al depuratore di Bresso) "Regione Lombardia in sede di accordo del nodo idraulico di Milano, insieme alle Provincie e ai Comuni capoluogo, e ai gestori dei servizi idrici e fognari, costruisca un Piano e insieme - ha concluso - andiamo a Roma e in Europa a chiedere i soldi ed utilizzando i soldi della tariffa dell'acqua.
Altrimenti continueremo a chiedere i soldi per i danni: i soldi sono gli stessi, ma quelli per i danni tamponano in parte ma non risolvono, quelli delle opere riducono il rischio e i danni, e ci avvicinano alla soluzione". "Regione Lombardia ha messo a terra oltre 1 miliardo di euro negli ultimi 5 anni sul dissesto idrogeologico, prima regione in Italia ad avere investito sulla prevenzione e per la sicurezza dei propri cittadini. Anche sui fiumi che attraversano Milano gli investimenti sono stati importanti" ha replicato Comazzi. "bisognerebbe pensare a collaborare tra istituzioni piuttosto che accusare. Mi accontenterei - ha concluso - se il Comune di Milano facesse bene la manutenzione ordinaria dei tombini, vera causa della maggior parte dei casi degli allagamenti in città" ha concluso.
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