Il Centro permanenza rimpatri di
via Corelli a Milano sarà gestito da un amministratore
giudiziario, il commercialista Giovanni Falconieri. Lo ha deciso
il gip di Milano Livio Cristofano, accogliendo la richiesta dei
pm Paolo Storari e Giovanna Cavalleri e convalidando il
sequestro preventivo d'urgenza, del 13 dicembre, del ramo
d'azienda della Martinina srl, la società con sede a Salerno che
gestiva il centro, nell'inchiesta per frode e turbativa che ha
fatto emergere le condizioni "disumane" per i migranti.
Il giudice, tra l'altro, con un altro provvedimento distinto,
sempre su istanza dei pm, ha disposto oggi il divieto per la srl
di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno.
Gli inquirenti, dopo un'ispezione nel Cpr il primo dicembre,
hanno scoperto anche che la Prefettura di Milano, il 13
novembre, aveva "rinnovato il contratto" con l'azienda - che
aveva già vinto l'appalto da circa 4,4 milioni di euro nel 2022
- per la gestione del Centro per un altro anno, fino al 31
dicembre 2024. Da qui la necessità, per la Procura, di bloccare
"la situazione di illegalità in atto" che "ha pesanti
conseguenze" sui migranti.
Oggi la convalida del gip che ha portato di fatto al
commissariamento del Cpr. Giudice che mette in luce come
dall'inchiesta emerga che la società non avrebbe utilizzato la
"diaria" prevista per le esigenze di ogni singolo migrante, a
cui non venivano, in pratica, offerti i servizi indicati nel
contratto con la Prefettura.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA