Salvaguardare la biodiversità
attraverso la conservazione del dna. È l'obiettivo del nuovo
progetto pilota di Vislabiotech, presentato oggi in occasione
della 78esima edizione Fiere Zootecniche Internazionali di
Cremona.
"La diversità genetica è una risorsa fondamentale per
consentire l'adattamento delle specie allevate in condizioni
climatiche in rapido cambiamento, sia per la sopravvivenza delle
specie all'attacco di nuovi patogeni, sia per poter indirizzare
il miglioramento genetico verso nuovi obiettivi di selezione -
ha detto Luana Piroli, Ceo Vislab -. Le razze locali, oltre a
rappresentare un prezioso serbatoio di variabilità genetica,
svolgono anche un ruolo ecologico sociale e culturale rilevante,
per la salvaguardia del territorio e delle comunità rurali".
L'approccio ideale "è la conservazione della diversità
genetica funzionale delle razze", cioè "la variabilità dei geni
che controllano caratteri degli animali espressi che sono o che
potrebbero eventualmente esserlo in futuro".
All'evento di presentazione c'erano anche il presidente
CremonaFiere Roberto Biloni e Paolo Ajmone Marsan, professore
Ordinario di Miglioramento genetico animale della Facoltà di
Agraria dell'Università Cattolica del S. Cuore di Piacenza: "La
conservazione della biodiversità nell'era industriale è
fondamentale per continuare l'opera di miglioramento genetico e
per selezionare nuovi caratteri che sono sempre più importanti"
ha spiegato Marsan.
"C'è una necessità di caratterizzare e conservare perché ciò
che non si conserva si perde - ha aggiunto -. Questo progetto
può essere molto utile alla ricerca".
Secondo Biloni, infine, "la conservazione del Dna ci consente
anche di avere un utilissimo punto di riferimento per
l'evoluzione".
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