In occasione della Giornata
internazionale per l'eliminazione della violenza contro le
donne, il Comune di Milano si schiera dalla parte di tutte le
vittime, con un pensiero alle donne iraniane.
A Palazzo Marino è stato esposto un manufatto dedicato alla
memoria di Mahsa Amini, la 22enne uccisa per non aver indossato
correttamente il velo. La sua foto è stata esposta dalla
finestra del Comune, affiancata dalla scritta "Donne, vita,
libertà. Solidarietà alle donne iraniane".
La giornata si è aperta all'Anagrafe di via Larga, dove il
sindaco Beppe Sala alle 9 ha introdotto un minuto di silenzio
osservato in tutti gli uffici comunali, in ricordo di tutte le
vittime di violenza. A seguire, gli assessori Gaia Romani
(Servizi Civici), Lamberto Bertolé (Welfare) e Tommaso Sacchi
(Cultura) hanno letto i nomi delle donne uccise nel 2022 da
uomini violenti.
Su proposta del Consiglio comunale, la bandiera civica è stata
listata a mezz'asta in segno di lutto.
Sono 1.219 le donne che, nel primo semestre del 2022, si sono
rivolte alla Rete antiviolenza cittadina. Di queste, 58 hanno
concordato un percorso di accoglienza nelle case rifugio. Il 52%
ha tra i 21 e i 44 anni, il 26% tra i 45 e i 60 anni (circa il
26%). Nel 61% dei casi sono italiane e solo il 36% è
economicamente autonoma. Quasi sempre la violenza subita è di
tipo psicologico (oltre 950 donne) o fisico (oltre 700), ma
anche economico (oltre 200), sessuale (circa 300) e stalking
(circa 200). Il 60% delle donne aiutate ha figli - spesso minori
- e nell'80% dei casi gli abusi sono commessi da un familiare.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA