"L'arte non è mai neutrale e
soprattutto non lo può essere difronte al dramma alla tragedia
del popolo ucraino e di quello che sta vivendo": poco prima del
concerto del Quartetto Esmé, che fa parte della stagione della
Società del Quartetto, la presidente Ilaria Borletti Buitoni ha
spiegato con queste parole la decisione di dedicare l'esibizione
a Yuryi Kerpatenko, il direttore della Filarmonica di Kherson
ucciso perché si è rifiutato di suonare per i russi.
"La Società del Quartetto difende la musica, difende la
cultura e soprattutto difende la libertà di esprimersi di
esprimersi attraverso la musica e attraverso la cultura. La
barbara uccisione del maestro Yuriy Kerpatenko - ha osservato -
è stata una ferita indelebile ed è per questo che abbiamo deciso
stasera di dedicargli questo concerto". Ma non solo. "Credo sia
giusto - ha aggiunto - che il mondo della cultura, e in
particolare quello della musica, gli dedichino ovunque nel mondo
libero un pensiero. Noi lo facciamo stasera e lo vogliamo
allargare anche a tutte le vittime di soprusi e violenze in
altre parti del mondo".
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