(ANSA) - MILANO, 06 GIU - Al posto del classico Pollicino, è
'Cerchino' il protagonista immaginario della nuova favola
raccontata da Antonio Marras: lui, stilista sardo che fa
dell'assemblaggio di tessuti diversi la sua cifra, nel design
usa lo stesso procedimento, per dare nuova vita a oggetti
dimenticati o destinati a essere scartati. E lo fa attraverso la
metafora di questo personaggio, Cerchino, che ama "cercare
oggetti dal passato glorioso che conservano una memoria e sono
la base per costruire nuove storie".
La sua, come sempre, ha il sapore della fiaba, con il suo
spazio NonostanteMarras zeppo di piatti, ceramiche, quadri,
tappezzerie, lampade, ma anche abiti, perché "gli abiti e
l'abitare - racconta il designer di Alghero, che per il
FuoriSalone espone le sue opere anche alla Statale di Milano
nella grande mostra di Interni - hanno la stessa matrice e
funzione, sono pensati per avvolgere e proteggere". Ed è sulle
T-shirt che Antonio ha voluto stampare lo slogan del suo lavoro
di designer: "generation, regeneration, post generation".
Tra un vecchio banco da droghiere, una scala per raccogliere
la frutta, vecchie camicie da orchestrale, a sorpresa anche un
ristorante temporaneo, con le sale ricoperte di quadri, specchi,
nidi e cristalli che pendono dal soffitto, ceramiche d'autore
per la mise en place e piatti studiati dallo chef Giuseppe
D'Aquino, grazie alla collaborazione con la famiglia Rana, nella
persona di Antonella, "nuora del signor Giovanni" e vulcanica
padrona di casa del pop up restaurant pensato per la design week
che però - chissà, i due non lo escludono - potrebbe anche
diventare qualcosa di permanente. In ogni caso, di qualsiasi
esperienza non si butta niente: i sassi di polistirolo di una
vecchia sfilata, ricoperti di tessuti patchwork durante la noia
del lockdown, pendono dal soffitto come installazioni, i libri
trovati in un mercatino diventano un totem, i fiori dell'inverno
sono i bouquet dell'estate, gli errori sono i nuovi capolavori
perché "i miei oggetti - racconta Marras - sono frutto di scarti
e incidenti, come nell'antica Cina, dove all'imperatore si
dovevano regalare solo oggetti con piccoli difetti, perché erano
proprio quelli a renderli unici". (ANSA).
Marras, dalla memoria degli oggetti nuove storie
'Cerchino' protagonista immaginario nuova favola dello stilista
