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Inchiesta Cegalin: Gdf arresta fondatore e commercialista

Inchiesta Cegalin: Gdf arresta fondatore e commercialista

Avrebbero riciclato all'estero circa 10 milioni di euro

MILANO, 24 maggio 2022, 13:09

Redazione ANSA

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Il Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano, in un nuovo filone dell'inchiesta del pm Paolo Storari con al centro il gruppo veneto Cegalin, che si occupa di servizi di pulizie e facchinaggio negli alberghi, ha arrestato Pierantonio Pegoraro, fondatore e amministratore di fatto della società, e il commercialista Nicola Gagliardi, perché avrebbero riciclato circa 10 milioni di euro all'estero. E un sequestro per autoriciclaggio di quell'importo a carico dei due (in carcere) è stato eseguito sempre dalle Fiamme Gialle.
    L'inchiesta ha accertato un sistema di presunte false fatture, tra il 2017 e il 2020, di circa 104 milioni di euro.
    Nel luglio dello scorso anno, la Gdf aveva eseguito un altro sequestro da quasi 22 milioni di euro per frode fiscale nella prima tranche d'indagine su Cegalin e sul partner Hotelvolver, dalla quale era emerso un meccanismo attraverso il quale il gruppo, tra il 2013 e il 2016, avrebbe esternalizzato il lavoro avvalendosi di 21 cooperative le quali, però, non avrebbero versato i contributi previdenziali ai lavoratori né l'Iva. E proprio con un sistema di false fatture, poi, i profitti illeciti sarebbero stati dirottati all'estero. Con gli accertamenti è stato ricostruito che, tra il 2013 e il 2020, circa 5400 lavoratori sarebbero 'transitati' per varie cooperative (quasi 2mila hanno lavorato in almeno due di queste).
    E' venuto a galla un "modello fraudolento", si legge negli atti, con "gravi condotte" che hanno agevolato "lo sfruttamento dei lavoratori" e determinato "pratiche di concorrenza sleale".
    Lo scorso novembre, poi, il gip Anna Calabi, accogliendo la richiesta del pm, aveva anche disposto il 'commissariamento giudiziale' del gruppo Cegalin-Hotelvolver.
   

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