(ANSA) - MILANO, 23 MAG - Oltre 8 realtà su 10 nel primo
trimestre 2022 hanno almeno un dipendente in smart working, per
un numero di dipendenti coinvolti pari al 22% del totale. La
percentuale risulta più elevata tra le imprese dei servizi, 91%,
a fronte del 79% rilevato nell'industria, e nel comune di
Milano, 90%, rispetto al 78% rilevato nell'hinterland. Sono
questi i principali risultati della rilevazione del centro studi
di Assolombarda che ha coinvolto più di 250 imprese milanesi del
manifatturiero e dei servizi avanzati.
A due anni dall'inizio della pandemia, secondo quanto emerge
dalla ricerca, la diffusione del lavoro da remoto in forma
strutturale o per esigenze legate all'emergenza è infatti molto
superiore al passato. Basti pensare che nel 2019 solo 3 imprese
su 10 ricorrevano al lavoro agile e la percentuale di lavoratori
in smart working era del 15%. Il 63% delle imprese milanesi che
hanno risposto al sondaggio, prevede di attivare lo smart
working in maniera strutturale nel futuro, una percentuale in
linea con il 65% di aziende che, nell'autunno 2020, prevedeva
l'utilizzo del lavoro da remoto anche nel post-pandemia.
"Lo smart working negli ultimi due anni è un modello
organizzativo che ha visto una forte accelerazione ed è oggi
entrato a far parte della cultura aziendale diffusa", afferma
Diego Andreis, Vicepresidente di Assolombarda con delega a
Politiche del lavoro, Sicurezza e Welfare. (ANSA).
Lavoro: Assolombarda, 8 aziende su 10 usano smart working
Il 63% prevede di attivarlo in maniera strutturale
