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Mostre: 'Vita', storie di colonialismo, guerra e migrazioni

Mostre: 'Vita', storie di colonialismo, guerra e migrazioni

A Milano allestimento di Elena Chioccarelli,attualità e speranza

MILANO, 13 maggio 2022, 16:01

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Una storia familiare ma condivisa da molti italiani, negli anni del colonialismo e poi della seconda guerra mondiale, quella dell'artista Elena Chioccarelli Denis, raccontata in una mostra che prende origine dalle vicende del nonno, zoologo-esploratore, inviato negli anni '30 come esperto di fauna africana in Etiopia, dove poi rimase prigioniero fino al 1946. Nell'esposizione, 'Vita', aperta fino al 22 maggio negli spazi di MyownGallery Superstudio Più a Milano, circa sessanta opere, tra tele grandi e piccole, sculture, installazioni e una galleria di immagini. Tutto basato su diari, materiale trovato in casa, fotografie. E soprattutto le lettere tra il nonno e la moglie, che era stata rimpatriata con i 6 figli a bordo di quelle che vennero chiamate le 'navi bianche' della Croce Rossa, operazione umanitaria che riportò in Italia donne, bambini e feriti. Un passato che si ripete anche oggi. Ed ecco le opere Prigionia, Fuga e Il viaggio, con gruppi di donne e bambini dipinti di rosso che si lasciano alle spalle un luogo, d'ora in più il loro. O la scultura in tessuto e caolino dal titolo Diaspora con donne senza volto chiuse nei loro mantelli cercano un altrove. Oppure Resilience, dove una scatola di legno dischiude un paesaggio amato ormai lontano per l'esile figura umana che lo guarda immobile. Ma c'e' anche luce e colore nelle opere dell'artista, nata a Roma nel 1964. Come i grandi alberi (Vita I e Vita II) che si mostrano nel loro farsi corteccia e rami, partendo dalle radici. La mostra si inserisce nel palinsesto della rassegna 'Nelle mani delle donne', ideato da Gisella Borioli e dedicato dalla galleria alle donne nell'arte.
   

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