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Tornano a nuovo le due tele più grandi dipinte da Tiepolo

Tornano a nuovo le due tele più grandi dipinte da Tiepolo

Il restauro dei capolavori a Verolanuova, nel bresciano

ROMA, 04 aprile 2022, 13:36

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Giambattista Tiepolo mise mano intorno al 1745 ai suoi due dipinti a olio di più grande formato. Le tele, dieci metri di altezza per cinque di larghezza, raffigurano Il sacrificio di Melchisedec e La raccolta della manna e campeggiano sulle pareti laterali della cappella del Santissimo Sacramento nella basilica di San Lorenzo a Verolanuova, un piccolo centro a pochi chilometri a sud di Brescia. Le due opere monumentali del maestro veneziano torneranno a nuovo grazie agli interventi avviati in questi giorni sotto la direzione della soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia dagli studi di restauro Monica Abeni-Paola Guerra e Antonio Zaccaria.
    "È un onore - afferma Davide Dotti, responsabile scientifico e organizzativo - coordinare un evento di così alta rilevanza artistica e culturale come il restauro dei due straordinari teleri di Giambattista Tiepolo, da annoverare tra i più grandi capolavori non solo della pittura italiana, ma europea, del Settecento".
    Il grande artista (Venezia, 1696 - Madrid, 1770) li realizzò su incarico della nobile famiglia Gambara, tra le più influenti e potenti di Brescia, che dalla prima metà del Trecento resse Verolanuova per oltre cinque secoli e nell'agosto del 1633 aveva avviato la costruzione della maestosa basilica di San Lorenzo, a navata unica e pianta a croce latina, che oggi conserva anche preziose pale d'altare di pittori barocchi quali Andrea Celesti, Pietro Liberi, Francesco Maffei, Pietro Ricchi. "Gli abitanti di Verolanuova considerano le due grandi tele un bene quasi personale, di cui sono orgogliosi e quasi gelosi' - ha detto il sindaco Stefano Dotti -. Il loro restauro sarà la vera opportunità per valorizzare Verolanuova, riscoprendo le nostre radici che trovano un grande riferimento nella famiglia Gambara".
   

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