(ANSA) - ROMA, 04 APR - Giambattista Tiepolo mise mano
intorno al 1745 ai suoi due dipinti a olio di più grande
formato. Le tele, dieci metri di altezza per cinque di
larghezza, raffigurano Il sacrificio di Melchisedec e La
raccolta della manna e campeggiano sulle pareti laterali della
cappella del Santissimo Sacramento nella basilica di San Lorenzo
a Verolanuova, un piccolo centro a pochi chilometri a sud di
Brescia. Le due opere monumentali del maestro veneziano
torneranno a nuovo grazie agli interventi avviati in questi
giorni sotto la direzione della soprintendenza Archeologia,
Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
dagli studi di restauro Monica Abeni-Paola Guerra e Antonio
Zaccaria.
"È un onore - afferma Davide Dotti, responsabile scientifico
e organizzativo - coordinare un evento di così alta rilevanza
artistica e culturale come il restauro dei due straordinari
teleri di Giambattista Tiepolo, da annoverare tra i più grandi
capolavori non solo della pittura italiana, ma europea, del
Settecento".
Il grande artista (Venezia, 1696 - Madrid, 1770) li realizzò
su incarico della nobile famiglia Gambara, tra le più influenti
e potenti di Brescia, che dalla prima metà del Trecento resse
Verolanuova per oltre cinque secoli e nell'agosto del 1633 aveva
avviato la costruzione della maestosa basilica di San Lorenzo, a
navata unica e pianta a croce latina, che oggi conserva anche
preziose pale d'altare di pittori barocchi quali Andrea Celesti,
Pietro Liberi, Francesco Maffei, Pietro Ricchi.
"Gli abitanti di Verolanuova considerano le due grandi tele
un bene quasi personale, di cui sono orgogliosi e quasi gelosi'
- ha detto il sindaco Stefano Dotti -. Il loro restauro sarà la
vera opportunità per valorizzare Verolanuova, riscoprendo le
nostre radici che trovano un grande riferimento nella famiglia
Gambara". (ANSA).
Tornano a nuovo le due tele più grandi dipinte da Tiepolo
Il restauro dei capolavori a Verolanuova, nel bresciano
